00:00 21 Dicembre 2000

Stufetta o congelatore?

L'Italia in bilico tra due masse d'aria di natura diversa: quella fredda continentale dell'est europeo e quella mite ed umida in arrivo dall'Atlantico. A conquistarci sarà quest'ultima, ma la sua vittoria non sarà imminente e forse nemmeno definitiva.

Le correnti orientali nella notte si sono improvvisamente attenuate, le temperature non sono calate ulteriormente e, salvo qualche isolato e sporadico episodio, la neve non si è vista in Pianura Padana e sul medio Adriatico.

Questo temporaneo indebolimento del flusso freddo continentale ha permesso ad una perturbazione atlantica di guadagnare terreno verso
le nostre regioni, soprattutto in direzione della Sardegna, sulla quale si è attivato uno Scirocco piuttosto sostenuto: vento da E è invece comparso sulla Toscana, dove si segnalano locali piogge.

Ma il flusso atlantico per il momento non dovrebbe riuscire completamente nel suo intento mitigatore, aria più fredda infatti sta nuovamente entrando dalla porta della Bora: lo dimostra la temperatura di Trieste, scesa a soli 2°C e con il vento da ENE che ha ripreso a soffiare intorno ai 20 km/h dopo una fase di relativa calma.

Segnaliamo per curiosità che la Bora presnta due fasi orarie di massima intensità: dalle 7 alle 11 del mattino e dalle 18 alle 22.

Vento forte è presente anche in Liguria, in particolare nella zona di Alassio.

Risultato? Il fronte che si vede dal satellite si spezzerà in due tronconi: una parte sfilerà verso nord, l’altra marcerà appunto verso le basse latitudini mediterranee.

Anche sul medio Adriatico il vento da est dovrebbe fare la sua parte con il risultato che fino a domenica sera, ad eccezione dell’estremo sud e della Sardegna di cui ora vi parleremo in dettaglio e di qualche precipitazione locale sulle zone interne appenniniche, il tempo risulterà dominato dal respiro orientale, che garantirà cielo poco nuvoloso ma freddo.

La punta massima del freddo dovrebbe registrarsi tra sabato e domenica sulle regioni settentrionali.

Dicevamo del nostro sud e della Sardegna: su queste zone fino a domani sera il tempo risulterà nuvoloso e specie sulle due isole maggiori e sulla Calabria saranno possibili precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con spruzzate di neve oltre 1300 m sulla Sila.

Le zone più interessate dalle precipitazioni? Secondo le nostre stime saranno il Campidano, la Sicilia occidentale e le Lipari.

Proprio nella notte della vigilia, quasi di schianto, l’anticiclone freddo si ritirerà sull’Ucraina e per una piccola depressione atlantica sarà un gioco conquistarsi le regioni centro-settentrionali proprio nel giorno di Natale.

Sarà neve fino in pianura?
Secondo le nostre analisi si, ma solo sulle zone già citate ieri, cioè su Piemonte, Valle d’Aosta, ovest Lombardia ed occasionalmente Liguria.

Anche su queste zone si tratterà comunque di neve molto bagnata o mista a pioggia.

La neve vera cadrà su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale a quote superiori a 700-1000 m. Sarà pioggia invece sul resto del nord, sulla Toscana, sull’Umbria e sul Lazio.

C’è però UNA PULCE che vi mettiamo nell’orecchio: subito dopo Natale sul nord Europa e sulla Groenlandia potrebbero manifestarsi movimenti importanti.
Quali?

Punto uno: la formazione di un anticiclone sulla Groenlandia proteso verso sud.

Punto due: una bella depressione fredda sul mare di Barents.

Ne riparleremo…
Autore : Alessio Grosso