00:00 15 Novembre 2016

PIOGGE: le mappe del passaggio perturbato tra venerdì 18 e domenica 20

Peggioramento più incisivo su centrali tirreniche, meridione e parte del nord-est.

IN BREVE
Il duplice passaggio perturbato previsto tra venerdì e sabato, con strascico nella giornata di domenica, porterà fenomeni soprattutto su Sicilia, Campania, Calabria, medio ed alto Tirreno, Romagna ed estremo nord-est, segnatamente coste venete e friulane, così come sul Carso.

IN DETTAGLIO
Giovedì 17 primi rovesci sulla Sardegna
, causati da un flusso di correnti umide da sud ovest, che nella giornata di venerdì 18 spingerà un primo corpo nuvoloso ad attraversare le regioni centrali e meridionali, determinando piogge intense su Sicilia meridionale, Calabria, Campania, rovesci su Lazio, Sardegna e Toscana e con possibile formazione di un temporale di origine marittima lungo la fascia costiera tirrenica della Toscana centrale, in movimento verso la Romagna e fin su alle coste venete e a quelle friulane.

Intanto il fronte atlantico principale legato alla saccatura sul settentrione entrerà in azione nelle prime ore di sabato sul nord-ovest, portando una veloce passata di precipitazioni che, nel pomeriggio-sera di sabato 19, coinvolgeranno ancora nord-est e regioni centrali tirreniche.

Domenica 20 l’isolamento di una goccia fredda in quota sul Mediterraneo centrale indurrà dell’instabilità al centro e al sud, liberando il nord, dove si farà strada un cuneo anticiclonico che riporterà belle schiarite.

NEVICATE
Saranno possibili sull’arco alpino tra venerdì e sabato a quote variabile tra i 1200 e i 1600m; un limite così irregolare risentirà dell’eventuale presenza o meno di sacche fredde nelle vallate alpine, accumulatesi in queste giornate piuttosto fredde.

TEMPERATURE
Non sono previsti sbalzi particolari, ovvio che sotto le precipitazioni si avvertirà del freddo umido.

PICCHI di PIOGGIA
Piuttosto preoccupanti e superiori ai 100mm in 24 ore (tra le 12 di venerdì e le 12 di sabato) quelli previsti sulla Venezia Giulia
, ma notevoli anche quelli lungo la fascia costiera tirrenica, specie sulla Toscana, il basso Lazio, la Campania, la Calabria jonica e la Sicilia meridionale, dove i fenomeni potrebbero non cessare quasi mai da venerdì a domenica mattina.

 

Autore : Alessio Grosso