00:00 2 Novembre 2016

Modello europeo: le controanalisi vedono FREDDO e NEVE a bassa quota al nord per la prossima settimana!

La media degli scenari prevede la penetrazione del freddo sul settentrione con annesse situazioni nevose a bassa quota.

Secondo la media degli scenari del modello europeolo sfondamento dell’aria fredda a sud delle Alpi ci sarà entro i primi giorni della prossima settimana, mentre il modello americano sembra volerla scartare anche nell’ultimo aggiornamento.
 
La lingua di aria fredda che si estenderà sin sull’Europa occidentale, passando comunque oltralpe, per il centro previsionale europeo di Reading ha buone probabilità di sfondare anche sul nostro settentrione entro i primi giorni della prossima settimana.

Il vortice alla base della saccatura fredda infatti si isolerebbe sul settentrione, consentendo l’inserimento dell’isoterma di zero gradi a 1500m e dispensando inoltre anche dell’instabilità atmosferica, sotto forma di rovesci di neve sino a quote collinari su centro-est Alpi e la fascia prealpina.

La persistenza dell’aria fredda potrebbe creare peraltro ulteriori sorprese previsionali in quei frangenti concitati, che è impossibile definire con maggiore precisione.

Certo, di fronte ad un vortice tanto deciso, quello che si evince è un tempo fortemente perturbato al centro e al sud con precipitazioni diffuse.

Entro giovedì 10 però anche il modello europeo andrebbe gradualmente ad accodarsi a quello americano e canadese, prevedendo un graduale sfondamento delle correnti occidentali miti, con l’allontanamento verso levante di tutta la figura depressionaria e lo sfondamento dell’alta pressione e dunque del bel tempo e delle temperature miti entro sabato 12 novembre.

Si tratterebbe comunque di una differenza non da poco rispetto agli altri modelli e l’esperienza insegna che, quando l’aria fredda si mette in moto verso ovest, non è poi così facile per l’Atlantico sbarazzarsene in una manciata di ore.

Seguite dunque tutti gli aggiornamenti!

 

Autore : Alessio Grosso