00:00 24 Novembre 2000

La Liguria devastata dal maltempo, ma la perturbazione “Circe” entro sera abbandonerà il nord-ovest

La neve cade ancora sui 700-1000 m in molte zone della Lombardia e sulle Dolomiti, abbondanti nevicate ieri sulle Alpi Marittime, un autentico diluvio sulla provincia di Imperia, dove oggi resteranno chiuse le scuole: 2 i morti per il maltempo in Liguria. La perturbazione punta ora verso sud.

Milano si è svegliata ancora una volta sotto un’insistente pioggerella, ma sulla Liguria e sul Piemonte non piove più e se non vi saranno ritornanti, cosa ancora probabile nella mattinata, il peggio dovrebbe essere passato.

La piccola depressione sul Golfo ligure si sta portando sull’alto Tirreno, lo testimoniano i venti da NNE su Genova e la pioggia battente che interessa la Toscana.

Continuerà a piovere per tutto il giorno anche sul NE, e a nevicare sulle Dolomiti, mentre i temporali raggiungeranno il Lazio, l’Umbria, e verso sera anche la Campania. Qualche rovescio sta interessando la Sardegna, e si muoverà in serata alla volta della Calabria.

Domani la perturbazione “Circe” avrà raggiunto tutto il meridione, dando vita a piogge e temporali sparsi.

Un cuneo anticiclonico passeggero influenzerà domattina il nord Italia, ma già dal pomeriggio un nuovo debole fronte abborderà le Alpi Occidentali, ma senza dar luogo a fenomeni di rilievo.

Al centro-sud intanto le correnti si disporranno da ENE, determinando ancora instabilità sul meridione e, localmente, su medio e basso Adriatico. Sul Gran Sasso e la Maiella potrebbe anche scapparci qualche fiocco di neve.

Intanto sulla Russia si è fatto vivo l’anticiclone siberiano, con i suoi 1040 mb e Mosca ne ha subito risentito, con la temperatura schizzata rapidamente a -10°C; tuttavia, è impressionante vedere come la sua leadership sia tutt’altro che indiscussa.

L’incredibilie fioritura depressionaria che anche per i prossimi giorni sconvolgerà il nord e parte dell’Europa centrale lo faranno terribilmente vacillare, chiudendogli ogni varco verso ovest.

Sull’Italia invece l’anticiclone delle Azzorre si erge a protagonista: non potendo stringere patti con il collega russo, ha pensato bene di legarsi ad un “fatiscente” alleato sub-tropicale, respingendo gli attacchi perturbati atlantici, almeno per qualche giorno.

Infatti la nuova perturbazione prevista per martedì, lanciata verso di noi da un flusso occidentale, si limiterà ad un veloce passaggio su nord, Toscana, Umbria, alto Lazio e Marche, lascendo forse all’asciutto il nord-ovest; poi tornerà il sereno ovunque e con esso, vista la matrice dell’alta pressione,le nebbie.
Autore : Alessio Grosso