00:00 18 Novembre 2000

Il tempo si impigrisce e va al rallentatore

Al nord migliora solo lentamente, il foehn latita, il sud aspetta ancora i temporali più seri, la temperatura comunque sta calando ma le novità non sono positive.

Come quando preparate l’albero di Natale con tutte le meline e le palline colorate al loro posto, vi mettete in contemplazione e la vostra peste di 4 anni vi butta giù tutto, come quando siete pronti a partire per un bel week-end rilassante, avete preparato tutto nei dettagli e l’amico vi telefona dicendovi che ha la febbre e non se ne fa nulla, così stamattina noi viviamo la realtà delle nuove carte.

Niente favonio sviluppato al nord-ovest come si sospettava già da ieri pomeriggio, niente raffreddamento improvviso su tutta la Penisola, ancora qualche noiosa pioggia tra Lombardia e Veneto, pochi temporali là dov’erano attesi e cioé al centro-sud, e ancora Scirocco sull’Adriatico.
Tutto si muove al ralentie, anche se il fresco al centro-sud arriverà e il tempo al nord sta migliorando.

Prima di dare ad alcuni di voi una parziale delusione, che é anche quella di chi vi scrive con tanta passione e vi capisce, analizziamo quanto é successo e soprattutto quanto succederà.

Domanda, risposta.

Perché ieri é piovuto di più sul nord-ovest che sul nord-est?

Tutto dipende dal fulcro del minimo barico, basta che si formi una manciata di km più ad ovest del previsto e tutto si stravolge.

Perché non é arrivato il foehn in grande stile come era stato previsto da tutti?

Perché lo spostamento verso est della depressione verso Levante è
risultato più lento del previsto e il suo movimento inibirà una evoluzione in questo senso anche nelle prossime ore, tant’é vero che al massimo si avranno correnti da NE, fra l’altro moderate solo in montagna.

E i temporali al centro-sud?
Quelli arriveranno perché comunque aria fresca sta affluendo da nord-ovest dalla Sardegna e l’instabilità si farà sentire già nel corso della giornata, caratterizzando al sud anche quella di domenica.

La mancanza del foehn sarà all’origine del fallimento della previsione di neve fino in pianura sul nord-ovest attesa tra lunedì e martedì?
Riteniamo di si, infatti l’aria secca e fredda che sarebbe affluita da nord avrebbe preparato le condizioni ideali per vedere qualche fiocco sulle pianure del nord-ovest, ma questo appuntamento potrebbe essere rimandato solo di qualche giorno.

Come sarà il tempo della prossima settimana?
Stando alle ultimissime carte questo sarà il quadro:
dopo una domenica ancora caratterizzata da instabilità al sud, il lunedì vedrà il rapido passaggio di una nuova perturbazione; essa dovrebbe passare inosservata sul nord-ovest, ove probabilmente vi sarà una fase di vento da nord, provocando invece piogge sparse su tutta la Penisola ad inziare da Toscana, nord-est, Emilia-Romagna e raggiungendo il sud entro martedì. Qualche fiocco lo vedrà l’Appennnino intorno ai 1200 m.

Tra martedì e mercoledì migliora ovunque e al nord farà piuttosto freddo con -2°C in giornata sui 1500 m.
Giovedì 23 ecco il passaggio decisivo per la neve al nord con i fiocchi che al nord-ovest potrebbero raggiungere quote vicinissime alla pianura, mentre sul resto del nord si avrà pioggia anche copiosa.
Anche il centro dovrebbe risentire di qualche precipitazione sparsa, meno il sud.
Venerdì terzo fronte ma ci fermiamo qui.

E l’anticiclone russo?
Quello si formerà a breve, raggiungendo valori barici e dunque termici abbastanza interessanti con un -14°C a 1500 m sulla Russia settentrionale e forse un -10°C e sulla Finlandia orientale, sarà poi da vedere e interpretare che influenza potrà avere su di noi.
Intanto pensiamo al miglioramento di oggi al nord che appare quanto mai provvidenziale vista la situazione in Lombardia.

Per chi va in montagna attenzione al rischio valanghe: non sarà certo il week-end ideale per sciare con sicurezza.
Autore : Alessio Grosso