00:00 13 Febbraio 2008

Il super freddo colpirà l’est europeo ma la stratosfera è infuocata e forse non dovremmo illuderci che l’arrivo della primavera sia così imminente

La colata fredda diretta sull'est europeo coinvolgerà marginalmente anche le nostre regioni adriatiche. L'alta pressione è perà pronta a richiudere lo strappo e a regalarci ancora tante giornate di sole. Possibili sorprese invece a fine mese.

SITUAZIONE: un vasto anticiclone è posizionato tra il centro del Continente e le Isole Britanniche condiziona in gran parte anche il tempo del nostro Paese. Lungo il suo bordo orientale una massiccia irruzione di aria fredda si prepara su tutto l’est europeo fino a sfiorare le nostre regioni adriatiche nel corso del fine settimana.

EVOLUZIONE: da lunedì 18 a sabato 22 l’alta pressione si rinforzerà ulteriormente determinando tempo buono su tutta la Penisola con temperature che tenderanno a portarsi gradualmente su valori leggermente superiori alla media del periodo. Alcuni corpi nuvolosi in transito sul centro Europa lambiranno con le loro velature l’arco alpino senza creare alcuna conseguenza.

STRATOSFERA INFUOCATA: forse non dobbiamo illuderci di un facile passaggio di consegne tra l’inverno e la primavera come si ipotizzava sino a qualche giorno fa. La stratosfera si prepara a subire nuovi intensi riscaldamenti a causa dell’asimmetria del Vortice Polare. Del resto i valori ancora bassi della Quasi Biennal Oscillation(-12.43 il valore di gennaio),uniti ad un flusso solare molto blando,permettono questi notevoli disturbi al VPS come avevamo ampiamente pronosticato all’avvio della stagione invernale.
L’anomalia positiva del NAM, che ha segnato i due mesi invernali del nuovo anno con un approfondimento del VP sta rientrando, esaltando così le possibilità che i futuri riscaldamenti possano scendere verso i piani isobarici a noi più vicini influenzando pesantemente la circolazione meteorologica emisferica.
In particolare dovremo seguire la genesi di un 4^ warming che almeno sulla carta si preannuncia veramente intenso, con una bolla di aria calda che viene vista infuocare la stratosfera Europea.
Probabilmente ci sono già i limiti per classificarlo come Major, vista l’inversione dei venti zonali sull’area polare alla quota di 10hPa in concomitanza con l’inversione del gradiente termico da i 60°N verso i 90°N.

CONSEGUENZE A FINE MESE o a INIZIO MARZO
Potrebbero risolversi con la formazione di un anticiclone polare troposferico che “splitterebbe” (dividerebbe) il Vortice polare in due minimi pressori distinti che,scendendo verso le medie latitudini, provocherebbero una nuova intensa ondata di gelo sul nord emisfero.
Solitamente gli split hanno come obbiettivo primario il comparto canadese e Russo-siberiano e deve quindi subentrare una persistenza del sistema circolatorio affinchè il gelo possa, con movimento antizonale, occupare il centro Europa ed il comparto mediterraneo. Ipotesi,quest’ultima,ad oggi da non escludere.
Le eventuali conseguenze del 4^ warming stratosferico dovrebbero scombussolare la configurazione barica tra la fine del mese e l’inizio di Marzo. Non rimane che seguire i prossimi aggiornamenti…

OGGI: ancora tempo buono al nord e sul Tirreno, un po’ di nuvolaglia sulle regioni centrali adriatiche, al sud, sulla Sicilia e sull’est della Sardegna ma senza precipitazioni di rilievo. Attenuazione dei venti da nord-est e temperature massime in lieve generale aumento.
Autore : Alessio Grosso e Filippo Casciani