00:00 1 Febbraio 2010

Il grande freddo si fa beffare dall’alta pressione, strada in salita per l’inverno

Esaurita l'azione degli impulsi artici che hanno caratterizzato il weekend, sull'Italia si aprono scenari meno rigidi e un'alta pressione pronta a spanciare sul Mediterraneo occidentale per mettere in difficoltà le truppe del Generale.

Avvenne in questi giorni: 31 gennaio 2005, a Chieti il manto nevoso misura 129 centimetri; 1 Febbraio 1962, Catania scende a –4,0°C, suo record storico assoluto di freddo; 1 febbraio 2006, cadono 432 mm di pioggia a Villanova Strisali, nella Sardegna orientale; 1 Febbraio 1999, cadono 6 cm di neve a Palermo, gela la Laguna di Grado, in Friuli Venezia Giulia.

SITUAZIONE: una profonda circolazione depressionaria carica di aria gelida seguita a stazionare sulle regione scandinava e sul nord Europa, ben alimentata da ulteriori impulsi di aria artica. Il trenino freddo tende a portasrsi verso sud però, nel suo percorso verso il Mediterraneo, incontra lungo la strada un ospite inatteso: l’alta pressione. Questa figura sinottica, anzichè puntare verso l’Islanda come le carte avevano prospettato da giorni, sembra che voglia tentare una spanciata sul Mediterraneo occidentale, chiudendo dunque i rubinetti del freddo sul nostro Paese.

EVOLUZIONE: tra giovedì 4 e sabato 6 febbraio una saccatura protesa dalla regione canadese verso l’Europa occidentale tenterà di smantellare il promontorio anticiclonico limandone la cresta pronta ad alzarsi sul comparto iberico. In parte la manovra riuscirà e una perturbazione potrebbe fare il suo ingresso giovedì sulle nostre regioni settentrionali, dove potrebbe elargire qualche nevicata a quote pianeggianti al nord-ovest. In seguito coinvolto il centro e il sud con possibilità di piogge e neve relegata a quote montuose a causa del generale rialzo termico dovuto ai venti meridionali.

OGGI: instabile su Sardegna, Sicilia e Calabria, con ultimi rovesci in mattinata e residue nevicate fin verso i 600 metri. Annuvolamenti irregolari anche lungo l’Adriatico, con qualche fiocco ancora possibile a quote collinari o pianeggianti dalle Marche al Gargano. Per il resto tempo in gran parte soleggiato ma freddo. Entro il pomeriggio aumentano le nubi a ridosso delle creste alpine di confine, con qualche fiocco portato da nord non escluso, specie sull’alta Valle d’Aosta. Freddo ovunque.

DOMANI: un nucleo di vorticità transiterà tra la notte e il primo mattino tra Toscana e Lazio apportando qualche locale spruzzata di neve a quote pianeggianti, in rapido esaurimento. Nubi e qualche fiocco intorno a 600 metri anche sulla Calabria tirrenica. Per il resto sarà una giornata in prevalenza soleggiata, ma con stratificazioni in arrivo sulle regioni settentrionali nel pomeriggio. Clima ancora decisamente freddo su tutto il Paese.
Autore : Luca Angelini