EDIZIONE STRAORDINARIA: il meridione “brucia”: 46°C ad Augusta, 45°C a Bari, nei prossimi giorni meno caldo su tutto il Paese
Incredibile giornata africana sulle regioni centro-meridionali, cade il record storico di Bari, eppure questa non è garanzia di stabilità estiva. Il fenomeno è stato favorito da un'ostinata persistenza di una saccatura sul settore centro-occidentale del Continente. Nei prossimi giorni meno caldo ovunque e dai primi di luglio probabili piogge temporalesche.
Queste le temperature registrate nel centro-sud del Paese alle 14.30 Bari 45°
Amendola 44°
Catania 43°
Lecce 43°
Palermo 43°
Trapani 41.0°
Crotone 41°
Brindisi 40°
Messina 39°
Pantelleria 39°
Gioia del Colle 36°
Ustica 36°
Eoma Ciampino 35°
Perugia 35°
Rieti 35°
Gela 35°
Viterbo 34°
Frosinone 34°
Latina 34°
Reggio Calabria 34°
Napoli 33°
Arezzo 33°
Alle 16 sono stati raggiunti i 46°C ad Augusta (Siracusa).
VALORI DA RECORD
Valori ragguardevoli, da record in alcune località, vicine al record in altre. Situazione bollente soprattutto in Puglia e Sicilia. Per fortuna a Palermo e Crotone l’umidità si aggirava su valori prossimi allo zero (8-10 per cento) ma già a Reggio eravamo sul 50 per cento.
L’anticiclone africano è stato quasi istigato da un’ostinata circolazione depressionaria sul centro Europa a spingere la sua bolla rovente verso le nostre regioni centro-meridionali. Giorni e giorni con correnti meridionali e l’azione del Favonio indotto dalla ricaduta del vento in presenza di catene montuose hanno spinto la temperatura sino a questi livelli. Intendiamoci: rispetto alle risalite calde degli anni 80 non c’è molta differenza in quota, la differenza al suolo è invece stata imposta dall’urbanizzazione e dunque dal cemento, ecco perchè seguitiamo a stabilire nuovi record termici.
LA CALURA STA PER ATTENUARSI
Ora la spinta meridionale delle correnti si va esaurendo, dalle prossime ore passeremo a più confortanti correnti occidentali che riporteranno la temperatura, sia pure piuttosto lentamente, entro valori complessivamente normali per il periodo, a partire da Sardegna e regioni centrali. Come mai al nord la calura non è stata devastante come in altre occasioni ci si chiede. La risposta è semplice: per fortuna il vortice non ha affondato la sua saccatura in modo più netto verso l’Algeria o il Marocco e dunque l’aria calda non ha avuto lo spunto necessario per risalire ulteriormente verso nord.
NON E’ UNA SITUAZIONE ESTIVA CLASSICA
Al contrario di quanto possiamo pensare non è una situazione che indica stabilità; contrasti termici così vivaci tra le latitudini mostrano piuttosto una stagione inquieta che non andrà normalizzandosi nemmeno nei prossimi giorni.
PROSPETTIVE
L’anticiclone delle Azzorre farà solo una modesta comparsa alla fine del mese a chiudere una fase di venti sostenuti da ovest-nord-ovest che traghetteranno finalmente aria fresca ma che non porterà precipitazioni.
TEMPORALI DEI PRIMI DI LUGLIO
Invece con i primi di luglio ecco arrivare una nuova depressione dall’Atlantico che ha tutta l’intenzione fi infilarsi nel Mediterraneo portando da lunedì 2 piogge temporalesche un po’ ovunque a partire dal nord ed una generale ulteriore rinfrescata.
NESSUNA NUOVA ONDATA DI CALORE IN VISTA
Dunque nessuna nuova ondata di calore in vista almeno per tutta la prima decade di luglio. A nostro avviso oltretutto quella che ha vissuto il sud, come ribadito già più volte, rimarrà probabilmente la più forte ondata di caldo di questa stagione 2007.
NOTA: oggi la tradizionale rubrica “la sfera di cristallo” sarà on-line solo in formato video.
Autore : Alessio Grosso