00:00 8 Marzo 2005

Desertificazione per il sud? Ecco la risposta del tempo…

Precipitazioni abbondantemente sopra la media, frane, allagamenti, neve abbondante in Appennino, freddo. Tutto il contrario di quanto i climatologi più pessimisti si aspettavano di vedere. Un inverno lungo e complessivamente molto freddo che spiazza qualsiasi considerazione LOCALE sul riscaldamento globale. Anche sulle Alpi, dove pure è nevicato pochissimo, non faceva tanto freddo da diversi anni.

CONSIDERAZIONI
Vi saranno alluvioni al nord, nevicherà solo oltre i 1500m. Al centro-sud farà mediamente caldo e pioverà sempre meno, l’inverno sarà mite con uno o due episodi gelidi ridotti a pochi giorni…da metà febbraio primavera anticipata. Ecco alcune previsioni generali che alcuni climatologi serristi hanno diffuso attraverso carta stampata e televisioni. In un mondo serra l’idea generale è che le prime a pagare dazio sarebbero state le regioni mediterranee nei termini di un calo sempre più netto delle precipitazioni, pur intervallato da fenomeni estremi. Se è vero che la Terra continua globalmente a riscaldarsi, le conseguenze che stiamo osservando non vanno nella direzione indicata da molti, almeno per ciò che riguarda il presente e l’immediato futuro.

INVERNO ECCEZIONALE:
l’inverno 2004-2005 dall’ultima decade di gennaio ad oggi ci ha riservato un freddo costante ed intenso, in alcuni casi in Europa centrale sono stati battuti, diremmo polverizzati, record che resistevano sin dal 1985, come i -43°C raggiunti in Baviera.
La neve ha messo letteralmente in ginocchio buona parte dell’Appennino, lasciando invece a secco le Alpi perchè non si è quasi mai visto lo Scirocco, tranne a Natale.

NORD-OVEST a SECCO: si è confermata per diverse settimane l’anomalia pressoria che ha visto il settore nord-occidentale italiano costantemente protetto dall’alta pressione ma attenti! Le basse temperature non hanno però penalizzato i ghiacciai alpini che aspettano la primavera con fiducia per accumulare neve.
Anche la discesa del Vortice Polare non ha portato correnti favorevoli alle nevicate sull’estremo nord-ovest, dove si è dunque avuta una sommatoria di configurazioni bariche avverse ai fenomeni). Tutto questo può accadere e ripetersi casualmente.
IN ALTRE PAROLE: lo scenario che vedrebbe le precipitazioni isolarsi sempre più a nord non è sorretta da alcun riscontro reale. E’ anche vero che non tutta l’Europa meridionale ha beneficiato di precipitazioni. La Penisola Iberica misura, quasi al pari del nord-ovest italiano, precipitazioni ancora una volta inferiori alla media nella misura del 50%.
In linea generale però il trend degli ultimi anni vede cadere molta più neve in Italia rispetto a quanta se ne misurava negli anni 90, specie sull’Appennino. (in alcune stazioni del centro-sud anche il 50% in più).
Le frequenti incursioni del Vortice Polare e l’isolamento dell’Atlantico ci invitano a studiare maggiormente i possibili inceppamenti della Corrente del Golfo. Lo scarso passaggio di perturbazioni atlantiche e dunque la ricorrente crisi del flusso zonale potrebbero costituirne una prova. Che il riscaldamento globale possa portare paradossalmente veloci conseguenze gelide per l’Europa è un’ipotesi molto accreditata.

SITUAZIONE ATTUALE: il sud, tanto per cambiare, è ancora raggiunto da aria fredda ed instabile che determina precipitazioni sparse, nevose anche a bassa quota, specie su Calabria, Puglia e nord Sicilia. Altrove prevalgono correnti da nord che, al settentrione, regalano giornate mediamente soleggiate, al centro un po’ di variabilità senza precipitazioni di rilievo e con ampie schiarite sul Tirreno.

EVOLUZIONE: l’alta pressione rimarrà ancora sbilanciata verso nord, favorendo la discesa di correnti piuttosto fredde sul nostro Paese, specie sul basso Adriatico. Da venerdì inversione di tendenza con insorgenza di venti meridionali sull’Italia. Contemporaneamente un nuovo vortice depressionario scenderà da nord verso l’Europa centrale favorendo un graduale peggioramento sulle nostre regioni nel fine settimana, che sarà accompagnato da un rialzo termico al centro-sud, causa la persistenza di venti di Libeccio ma dalla probabile ricomparsa della neve sulle Alpi, sia pure prevalentemente limitata ad alcuni settori.

PREVISIONI IN BREVE:
OGGI: rovesci possibili su gran parte del sud, ma nettamente più probabili su Puglia, nord Sicilia, Calabria con neve sino a 200-300m. Ancora qualche nevicata abbondante sui monti calabresi. Altrove tempo migliore salvo qualche occasionale rovescio pomeridiano sulle regioni centrali, nevoso oltre i 300-400m.
Al nord anche un po’ di Foehn in Valpadana con rialzo termico pomeridiano!

MERCOLEDI: ancora variabilità al sud con residui fenomeni, specie sulla Puglia, la Calabria meridionale e il nord della Sicilia, bel tempo altrove. Ancora venti settentrionali, temperature in aumento.

GIOVEDI: incerto su Molise, Puglia, basso Lazio, Campania, Calabria tirrenica, nord Sicilia con possibili rovesci, locali spruzzate di neve sulle Murge e sul Gargano. Altrove sempre BEL TEMPO.

VENERDI e SABATO: venti umidi e nuvolosità irregolare su tutto il centro-sud e sulla Liguria, con locali piogge lungo le coste, specie del Tirreno. Peggioramento nella serata di sabato sulla Liguria di Levante con piogge anche forti. Temperature in aumento sensibile al centro-sud, al nord valori stazionari.

DOMENICA: per il tempo dettagliato della domenica seguire articoli specifici.
Autore : Alessio Grosso