00:00 15 Dicembre 2013

Ultimissime sul tempo fino a Natale: dal 20 dicembre tornano le piogge e, in montagna, anche la NEVE

Si prospetta un periodo festivo all'insegna della generale instabilità, con diverse perturbazioni in corsa sul nostro Paese, possibilità di piogge e anche di nevicate, queste ultime a tratti anche a bassa quota, specie al nord. Il freddo si manterrà comunque nei limiti della norma dettata dal periodo.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 ANALISI della situazione attuale: il Mediterraneo è interessato da un campo di alta pressione che nelle prossime ore tenderà nuovamente a rinforzarsi. Il flusso perturbato principale invece scorre oltre il 50° parallelo, snodandosi attraverso un complesso sistema di depressioni che dall’Atlantico si portano verso il Regno Unito e la Penisola Scandinava. La saccatura che le contiene tenderà nei prossimi giorni ad allungarsi sotto il 45° parallelo venedo così a interessare in parte anche l’Italia tra giovedì 19 e venerdì 20.

 

Si parte anche questa settimana con un anticiclone. Si tratta dell’ultimo colpo di coda di una lunga fase anticiclonica la cui anomalia in fondo non è risieduta tanto nel perdurare delle condizioni stabili, alla fine del tutto ragionevoli, quanto nelle caratteristiche fisiche dell’anticiclone stesso, una figura dal carattere davvero forte.

Ora l’ultimo colpo di coda dicevamo, che riporterà sole, ma anche nebbie in pianura, tra lunedì 16 e martedì 17. Da mercoledì 18 il pallone del bel tempo si andrà progressivamente indebolendo e da ovest ecco far breccia gli avamposti di una perturbazione, pronta a riaprire il dialogo con l’Atlantico.

La pioggia arriverà giovedì 19 e interesserà tutto il nord, dove sono da mettere in conto anche nevicate interessanti lungo tutto l’arco delle Alpi, anche a quote piuttosto basse, specie al nord-ovest. Il resto d’Italia attenderà la giornata di venerdì 20, allorquando i fenomeni andranno a investire anche le centrali tirreniche, le Isole Maggiori e la Calabria..

La perturbazione poi rimarrà incastrata sui nostri mari, tant’è che andrà a scavarsi un minimo di pressione secondario che sabato 21, potrà ancora dar luogo a condizioni di instabilità con rischio di rovesci sulle Isole e all’estremo sud. Intanto la frittata è fatta.

 Osservando la mappa qui a fianco, notiamo infatti che tra sabato 21 e domenica 22 si faranno avanti gli avamposti di una seconda perturbazione atlantica, pronta a interessare il nord con nuove precipitazioni. Nubi e piogge si estenderanno a tutta l’Italia il giorno 23 dicembre.

Arriviamo così alla Vigilia di Natale che, a parere del modello inglese qui trattato nella sua ultima corsa della sera, potrà essere davvero bianco sulle nostre montagne, Alpi, ma anche Appennini.

La saccatura entro la quale scorrerà detta perturbazione infatti subirà una sorta di stiramento per stretching dell’onda portante, che potrà finire in cut-off proprio sui cieli del nostro Paese. Se quanto detto andasse in porto (al momento la corsa ufficiale del modello inglese non trova molto d’accordo gli scenari di altri modelli quindi probabilità attorno al 30%) il giorno di Natale potrebbe trascorrere all’insegna di una generale instabilità.

Il settentrione andrebbe verso un lento miglioramento, convinto solo al nord-ovest, mentre il resto d’Italia, in particolare il centro e il meridione, seguiterà a trascorrere la giornata sotto un tempo inaffidabile, con possibili rovesci alternati a schiarite. Quote neve che diventano "interessanti" lungo l’Appennino. 

 

Autore : Luca Angelini