00:00 24 Novembre 2013

Ultimissime dal modello inglese: inverno confermato, poi grandi manovre fino a inizio dicembre

Prima ondata di freddo della stagione confermata, così come la neve a quote basse lungo il versante adriatico, ma dopo? Cosa accadrà tra la fine di novembre e i primi giorni del nuovo mese? Tutto questo e molto altro nella nostra consueta analisi serale che, quest'oggi si spinge sino al 5 dicembre.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 

 ANALISI della situazione attuale: un vortice di bassa pressione, ancora presente sull’Italia, tende a indebolirsi, mantenendo comunque attiva una moderata circolazione depressionaria che, da martedì 26, verrà nuovamente rinforzata dall’ingresso di correnti molto fredde di origine artica. La manovra avverrà anche per il gioco di sponda operato dall’elevazione dell’alta pressione lungo i meridiani atlantici e porterà una prima vera sventagliata di inverno su tutto il nostro Paese.

 

Partiamo subito con l’analisi delle ultimissime simulazioni proposte dalla corsa ufficiale del modello inglese. Vi anticipiamo subito che trattasi di un’evoluzione entusiasmante, che proporrà diversi colpi di scena a sfondo da inverno avanzato.

Partiamo subito con l’ondata di freddo attesa ormai tra poche ore. Tutto confermato, a riprova che in questo caso il modello di nostro riferimento ci aveva visto giusto già da diversi giorni.

Vogliamo qui proporre passo passo il percorso dell’aria fredda tra le giornate di martedì 26 e giovedì 28, ossia nei giorni in cui l’evento raggiungerà la sua fase di punta. In effetti trattasi proprio di evento, dato che nel giro di una manciata di ore passeremo dall’autunno all’inverno inoltrato. L’aria fredda, giusto per notizia, è già partita dai suoi luoghi di origine, mar Glaciale Artico e sta attraversando la Penisola Scandinava.

Il suo destino sarà quello di andare a confluire entro un centro di bassa pressione in via di approfondimento sull’Ucraina. 

Tutto finirebbe qui se non fosse per il vortice che ancora staziona sull’Italia e che fungerà da esca per risucchiare a sua volta l’aria fredda dall’Ucraina verso l’Italia. Questo passo avverrà nella giornata di martedì 26, allorquando assisteremo ad un tonfo verticale delle temperature su tutto il Paese e alle prime nevicate fino a quote molto basse lungo le regioni adriatiche. Non solo, neve a bassa quota è attesa anche sui monti della Lucania, su quelli interni della Campania e su quelli settentrionali siculi.

La lama fredda seguiterà a soffiare impetuosa anche nella gornata di mercoledì 27, quando replicheranno i fenomeni detti sopra. Da segnalare in più che al nord, dove i cieli rimarranno sereni e tersi, si potranno raggiungere temperature minime di alcuni gradi sotto lo zero, persino in pianura. Vento forte ovunque.

Giovedì 28 il fiume freddo inizierà ad attenuarsi, per via del rinforzo della pressione sulla Mitteleuropa, causato dall’espansione temporanea dell’anticiclone atlantico lungo il 50mo e il 60mo parallelo (nord delle Alpi). Tale manovra darà lo start ad un flusso anticiclonico che valicherà le Alpi nella giornata successiva (venerdì 29) causando un generale addolcimento climatico, più sensibile al nord-ovest per via di probabili venti di Foehn.

Frattanto però l’alta pressione verrà nuovamente battuta sull’Europa centrale, per inserimento di un nuovo impulso di aria fredda dal nord Atlantico, meno intenso del precedente poichè di origine intermedia e caratteristiche marittime. Si avvertirà comunque un nuovo peggioramento che sabato 30 interesserà diverse regioni del nord (possibilità di nevicate a quote basse da confermare), per poi evolvere rapidamente verso il centro e il sud.

Tra domenica 1 e lunedì 2 dicembre il vortice pare debba posizionarsi ancora una volta sui nostri mari di ponente, generando un ritorno del maltempo, anche intenso sul nostro centro-sud e sulla Sardegna, pur con quota neve in generale rialzo a quote montane.

Quando sembra essersi ripristinata la condizione guida vista diverse volte nel mese di novembre, ecco che il modello inglese ci sorprende nuovamente: una improvvisa accelerazione del Getto portante, andrà a gonfiare un campo di alta pressione sull’Atlantico e ce lo spingerà addosso tra il 3 e il 5 dicembre, generando sull’Italia un sensibile miglioramento e una temporanea impennata delle temperature che, da valori sotto la mdia, passera al di sopra delle medie.

Insomma un bel parapiglia, che non ci darà modo di annoiarsi. Nei prossimi aggiornamenti scomporremo i vari eventi in calendario e ne approfondiremo il dettaglio con l’ausilio delle nuove simulazioni proposteci dalla modellistica. Vi aspettiamo!

Autore : Luca Angelini