Modello inglese ultima corsa della sera: e alla fine arriverà anche la neve…
MeteoLive commenta per voi in diretta l'ultima emissione del modello inglese, a cura del nostro previsore di turno. Un articolo non solo utile ma anche didattico, poichè permette a chi si avvicina per la prima volta a questa scienza affascinante di capire le linee guida di come si elabora una previsione.
Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione.
ANALISI della situazione attuale: tra un campo di alta pressione ben consolidato sulla Russia e un altro sull’Atlantico si infila un profondo e complesso canale di bassa pressione, il cui asse è puntato fin sul cuore del Mediterraneo. Qui la saccatura è andata in fase con la vecchia depressione ivi presente e sta riattivando un nuovo peggioramento del tempo sull’Italia, in modo particolare al nord e al centro.
Partiamo dunque da questa nuova perturbazione: la vediamo ben disegnata nell’immagine qui a fianco, elaborata dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, e riproducente la posizione delle masse nuvolose. Le vediamo spiraleggianti attorno ad un perno centrato sul golfo Ligure.
Trattasi di una evidente situazione di maltempo per diverse regioni dell’Italia, segnatamente quelle del nord, del centro e le meridionali tirreniche. Sulle Alpi inoltre sarà presente aria abbastanza fredda, tale da far pensare a cadute di neve a quote relativamente modeste che nella mattina di venerdì potrebbe raggiungere persino i 600-700 metri sui settori piemontesi e valdostani.
Il vortice tenderà poi a perdersi verso la Spagna, lasciando l’Italia in balia di un tempo variabile ma non del tutto compromesso tra sabato e domenica. Ampie schiarite faranno capolino soprattutto al nord. Frattanto però una nuova saccatura nord-atlantica, di diretta estrazione polare, calerà rapidamente dall’Islanda e andrà ad agganciare il vecchio vortice rinvigorendolo.
Osservate la mappa qui a fianco: trattasi di una elaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica che ci mostra il campo delle temperature sul piano isobarico di 850hPa, ovvero circa 1500 metri di quota: Si nota egregiamente come il modello inglese si sbilanci riguardo all’afflusso di aria fredda all’interno del vortice, il quale proporrà dunque un nuovo giro di vite del maltempo sull’Italia tra lunedì 18 e per diversi giorni.
A questo punto preme soffermarsi sulla possibilità che al nord possano concretizzarsi condizioni favorevoli a nevicate sino a quote molto basse, quasi di pianura sul Piemonte, specie tra martedì 19 e mercoledì 20. Torneremo naturalmente sul discorso nei prossimi aggiornamenti, data l’importanza delle manovre in atto.
Concludiamo con uno sguardo a lungo termine, aiutandoci con l’ultima mappa in basso: e non servono molte parole per descrivere una situazione ancora votata a maltempo non solo su gran parte dell’Europa centrale e mediterranea, ma anche sull’Italia. Piogge, vento, ma anche folate di aria fredda e nevicate in montagna saranno dunque gli ingredienti proposti da quest’ultima corsa del modello serale elaborato dall’Università di Reading. Si tratta dunque della logica continuazione di quanto abbiamo scritto nella giornata odierna. Non ci resta che attendere gli sviluppi che domani vi descriveremo nuovamente nel dettaglio.
Autore : Luca Angelini