00:00 1 Dicembre 2013

Le ultimissime del modello inglese: per l’Immacolata tornano le nevicate lungo l’Adriatico e al sud

MeteoLive commenta per voi in diretta l'ultima emissione del modello inglese, a cura del nostro previsore di turno. Un articolo non solo utile ma anche didattico, poichè permette a chi si avvicina per la prima volta a questa scienza affascinante di capire le linee guida di come si elabora una previsione.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 

ANALISI della situazione attuale: un vasto e articolato canale depressionario si protende dalle Isole Svalbard, entro il Circolo Polare Artico, fin sul Mediterraneo centrale, dove si sviluppa in uno stretto vortice che si è oggi (domenica) reso responsabile del maltempo sul nostro centro-sud. L’espansione progressiva di un asse di alta pressione dall’Atlantico verso l’Europa centrale agevolerà l’isolamento in loco di detto vortice, che riuscirà ancora ad evere vigore sufficiente per generare ulteriori condizioni di instabilità sul centro-sud italiano almeno fino a tutto martedì 3 dicembre. 

 

Ed ecco infatti nella mappa qui a fianco, che ritroviamo il vortice così come sarà nella giornata di martedì 3 dicembre, ormai ridotto in dimensioni, però ancora capace di disturbare le condizioni atmosferiche sul nostro meridione. Avremo la possibilità di addensamenti a tratti intensi e accompagnati da occasionali rovesci o temporali.

Diversa la situazione sul resto del Paese, dove inizia a farsi sentire l’azione stabilizzante dell’alta pressione in allungo dal vicino Atlantico. Iniziano a farsi vedere strati nebbiosi piuttosto diffusi in val Padana, unitamente a estese brinate notturne.

La determinazione dimostrata dall’anticiclone darà però presto i suoi frutti: il suo abbraccio si allargherà a tutta l’Italia, atnto che da mercoledì 4 a venerdì 6 potremo beneficiare un po’ tutti di condizioni atmosferiche stabili e soleggiate. Faranno eccezione le zone padane e le vallate del centro, dove nelle ore del mattino potranno aversi estese formazioni nebbiose, accompagnate da temperature basse. Più temperato invece in quota (per la stagione).

Con l’approssimarsi delle festività di Sant’Ambrogio (7 dicembre, mappa qui a fianco) e dell’Immacolata (8 dicembre) ecco che si presenterà una nuova brusca svolta, con l’alta pressione ricacciata in malo modo lungo i meridiani atlantici e un blocco di aria molto fredda, inserito in un contesto depressionario di notevole portata, pronto ad allungarsi dalla Russia fin sull’Italia.

Ne deriverà una nuova ondata di freddo, con temperature che scenderanno ovunque al di sotto della media, accompagnata oltretutto dal ritorno delle nevicate fino a quote molto basse in Appennino e lungo le regioni adriatiche.

Proseguendo nell’analisi dell’utlima corsa serale proposta dal modello inglese, si nota l’elevazione prepotente dell’alta pressione atlantica lungo i meridiani, con successivo coricamento (parziale) dell’asse di testa dalle Isole Britanniche verso la penisola Scandinava. Lo vediamo bene dall’ultima mappa pubblicata, riferita alla situazione dell’11 dicembre.

In un primo momento l’instabilità si concentrerà tutta lungo le regioni del medio versante adriatico e soprattutto al sud (dal 9 all’11 dicembre), dove anche avremo le temperature più basse rispetto alla media, mentre sul resto del Paese potremo contare su tempo più soleggiato e complessivamente meno freddo. Successivamente la possibile rotazione oraria dell’asse anticiclonico non è escluso possa andare a prelevare aria ulteriormente fredda dal comparto russo, scenario questo individuato anche dalla pari corsa di controllo del modello americano.

Per allora, in ogni caso, abbiamo una notevole incertezza prognostica, il che consiglia di fermarci e tornare sull’argomento quando i modelli ci avranno proposto una linea di tendenza più chiara e univoca. 

 

Autore : Luca Angelini