00:00 16 Dicembre 2013

Il tempo fino a Natale: ecco come la pensa il modello inglese

L'inverno non sfonderà ma tenterà di contrastare l'invadenza dell'alta pressione con un paio di perturbazioni atlantiche.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 

ANALISI della situazione attuale: l’alta pressione domina il bacino del Mediterraneo ma la sua struttura si sta lentamente indebolendo. Da ovest iniziano a premere flussi di aria umida, convogliati da un vasto e complesso sistema depressionario che nei prossimi giorni prenderà possesso del continente europeo. L’Italia verrà interessata almeno marginalmente da due perturbazioni, la prima tra il 19 e il 20 dicembre, la seconda tra il 23 e il 24 dicembre.

 

E’ ormai da qualche giorno che stiamo tenendo sotto osservazione la fase senescente della nostra alta pressione. L’abbiamo battezzata in più occasioni un "monster", sottolineando la sua scorza dura e infatti salta subito all’occhio la grande difficoltà a parte della circolazione atlantica, nello smantellare il ciclope del bel tempo.

Parliamo di correnti atlantiche perchè, data la situazione generale, è l’unica via percorribile dall’atmosfera per uscire dall’impasse e trovare un nuovo stato di equilibrio. La figura qui a fianco mostra l’indebolimento incipiente dell’alta pressione nella giornata di mercoledì 18, ma il mancato intervento convinto di altre figure bariche. Si farà avanti una perturbazione atlantica tra giovedì 19 e venerdì 20, ma anch’essa subirà una certa ridimensionata strada facendo.

Qualcosa infatti è cambiato nell’ultima corsa serale del modello di Reading, qui descritto in contemporanea alla sua uscita: la perturbazione attesa giovedì riuscirà ad entrare al centro-nord come previsto, dando luogo ad un generale peggioramento del tempo occasine per piogge e nevicate in montagna, anche a bassa quota al nord-ovest.

Venerdì invece la saccatura contenente la perturbazione subirà un’opera di stretching che finirà per spezzare il corpo nuvoloso, isolandone la parte meridionale entro un minimo sui nostri mari di ponente in direzione dell’Algeria. Il nostro meridione, stando alle ultimi analisi, potrebbe venir saltato a piè pari da questa perturbazione (probabilità 65%).

 Sabato 21 poi uno strappo del Getto sul vicino Atlantico andrà a ridar temporaneamente smalto all’alta pressione, conferendole forza e convinzione per riportare una relativa tranquillità atmosferica su tutta l’Italia nel corso di tutto il prossimo week-end.

Ricordate però quel minimo di pressione finito sull’Algeria? Eccolo rientrare in gioco proprio alla Vigilia di Natale, quando verrà richiamato verso i nostri mari da parte di una secnda perturbazione in discesa dall’Atlantico (quarta mappa). Si genererà così un nuovo corpo nuvolso che in questo caso, transiterà rapido e sbrigativo al centro-nord, per concentrarsi soprattutto al sud.

Natale trascorrerà, secondo il modello inglese, all’insegna dell’instabilità sul nostro meridione, pur con un miglioramento nel corso della giornata a partire da Sicilia e Calabria, mentre sul resto d’Italia avremo tempo complessivamente discreto. Temperature nella norma del periodo su tutto il Paese quindi, come previsto, niente ondate di gelo e niente bianco Natale.

Una strada che proseguirà diritta anche nella giornata di Santo Stefano, caratterizzata da una nuova accelerazione delle correnti occidentali, che porteranno sull’Europa e sull’Italia aria temperata, con tendenza a graduale rialzo delle temperature al di sopra della media, in un contesto di lieve variabilità, ma con ampi e prevalenti momenti di sole.

Insomma un inverno che non vuole decollare, neanche durante le festività natalizie e che probabilmente, darà il meglio di sè solo con l’arrivo del nuovo anno.

 

Autore : Luca Angelini