00:00 20 Gennaio 2003

Meteofans? No VAMPIRI…

Le lunghe e terribili giornate di sofferenza dei meteoappassionati.

“Cirri, maledizione, mi rovinano la minima…”, una delle espressioni più classiche del meteofan. In inverno chi ama la meteorologia soffre terribilmente. Aspetta solo freddo e neve e fa un tifo sfrenato affinchè si creino le condizioni ideali per veder realizzati i propri sogni bianchi.

Una giornata soleggiata senza vento e senza nebbia a gennaio è un vero e proprio martirio, specie se la minima è stata buona e da quel freddo dipende l’esito nevoso della perturbazione in arrivo per il giorno dopo.

In ufficio, da casa, nelle piazze, si controllano tutti i termometri possibili. La giornata è troppo limpida e la temperatura sale, sale fino a 3, 4, 5 gradi. Ad un certo punto si evita proprio di guardarlo questo maledetto termometro.

Le prime ore del pomeriggio sono le peggiori con il sole che si riflette sui palazzi vicini e il meteofan, ormai divenuto un vero vampiro, che abbassa le veneziane e sogna già il momento in cui quella odiosa fonte di calore sparirà dietro i palazzi.

Risponde nervosamente al telefono e si inalbera con chi definisce la giornata “bella”. Il sole bello a gennaio per lui è solo quello accompagnato da un bel vento gelido da est. In queste condizioni il nostro vampiro passeggerà nel parco apprezzando gli alberi nudi invernali contro il cielo azzurro, e godendosi la brezzolina gelida.

Quando però il vento da est latita bisogna affidarsi all’oscurantismo. Alle 15.45 la sofferenza finisce, il sole non illumina più il palazzo con il termometro più fedele e alle 16.30, quando il calo sarà evidente e rapido, tornerà ad osservarlo. Se si toccheranno i 7°C sarà generalmente triste ma se troverà il simbolino del 6 o del 5 avrà un sussulto.

Trovasse il 4 sarebbe un boato da stadio, abbraccio dei colleghi di lavori o della mamma/moglie tra le pareti domestiche.

Alle 18 poi ricomincia la vita sociale. Si godrà il sereno notturno, andrà al cinema, ai pub o in pizzeria. Se però il vampiro noterà qualcosa che non quadra, (troppo vento, formazione di nubi basse, cirrostrati, nebbia precoce), il suo umore cambierà di nuovo e si richiuderà nel suo sarcofago, sognando almeno una -6°C!

Si potrebbe davvero scrivere un libro sulla vita segreta dei meteofans-vampiri, non basterebbero infatti cento articoli.
Autore : Alessio Grosso