00:00 25 Settembre 2001

Il nord implora: “accendete i termosifoni!”

Freddo umido sulle pianure del nord nel primo mattino. E la gente si lamenta.

Il caldo è finito il 30 agosto sul nord Italia e dal giorno successivo al mattino fa freddo, non fresco, fa proprio freddo.
Mediamente nelle case la temperatura minima è calata di 8°C, passando dai 28°C degli ultimi giorni di agosto ai soli 20°C della settimana appena trascorsa. Se al mattino la prima cosa che si faceva in agosto era spalancare le finestre per favorire un’effimera rinfrescata (si scendeva a 26°C), adesso quei tempi sembrano lontani anni luce ma, dopo aver sofferto tanto il caldo, non si vuole ancora mettere mano al primo strumento di difesa contro il freddo umido: la stufetta elettrica.

Ci si alza allora dal letto con tutti i brividini che comportano i 20°C con il 67% di umidità, ci si infila una bella felpa, una giacca da camera o l’accappatoio e ci si fionda in bagno. La ceramica del water sembra appena uscita dal congelatore e si bloccano tutte le funzioni intestinali. Si apre la finestra per verificare la situazione e subito parte un refolo gelido che ti costringe a richiudere in tutta fretta.

Al mattino il buio la fa da padrone ormai fino alle 7 e se il cielo è coperto sembra pieno inverno. Se il sole riesce invece a riscaldare un po’ i muri perimetrali, in casa si diffonde un certo tepore che porta il termometro sui 22°C e, (solo) a quel punto si sta decisamente meglio.

Usciamo per recarci al lavoro e scopriamo ragazzini ancora in maglietta che battono i denti alla fermata dell’autobus e signore anziane previdenti già avvolte in cappotti invernali. Il detto popolare “non si sa come vestirsi”, calza a pennello.

La sera rientri a casa e non puoi stare sdraiato sul divano senza un plaid e se ti addormenti, l’impresa per raggiungere il letto è degna di Reinhold Messner.

“Basta con questa sofferenza, accendete i termosifoni per favore!”, mormoro sommessamente, poi guardo il calendario e dico: “ma siamo solo al 25 settembre, possibile che sia diventato così freddoloso?”.
Autore : Alessio Grosso