00:00 14 Ottobre 2009

Il gatto ora sta sul tetto…che scotta

Basta starsene seduto all'ombra, ora è approdato alla sua classica posizione autunnale.

Nel mio piccolo giardino ho un gatto d’adozione. Ha preso il mio fazzoletto di terra in comodato gratuito e ci trascorre le giornate, pigramente e rilassato, come molti suoi simili.

Una volta scappava alla mia vista, adesso non più, abbiamo socializzato lentamente, come due calzini, il famoso lupo di Kevin Kostner, un passo alla volta, frutto di movimenti lenti e pazienti, di molti sguardi d’intesa e di qualche generosa ciotola di latte.

In 5 anni di frequentazioni è la prima volta che da metà maggio sino ai primi di ottobre, lo vedo costantemente sdradiato all’ombra dell’ulivo. Al sole ha concesso solo qualche mattinata di inizio maggio e due pomeriggi di fine giugno. Per il resto troppo caldo.

Oggi, finalmente, per la prima volta, l’ho visto salire sul tetto della mia auto. Il tepore della lamiera lo riscalda. Non avveniva da troppo tempo. Quando fa veramente freddo e non c’è il sole naturalmente dal tetto si passa allo zerbino peloso di fianco alla porta di ingresso, dove passa la corrente d’aria calda che giunge dall’androne.

Ma Dixie, come l’ho ribattezzato, non è un tipo freddoloso, solo quando ha il sentore di una forte nevicata o di un temporalone trova conforto e riparo altrove e non lo si vede più fino al cessare delle intemperie.

Il gatto sul tetto scaldato dal sole insomma è un segnale d’autunno importante. La lunga primavera-estate calda sembra ormai lontana, in realtà l’Atlantico potrebbe riproporre presto un periodo mite, ma la presenza di una robusta cellula anticiclonica a ridosso della Scandinavia è sinonimo di altri spunti freddi da est.

Capire che la spunterà è difficile, ma forse se vedrò Dixie sullo zerbino peloso, mi sarà meno difficile azzardare un pronostico.
Autore : Alessio Grosso