00:00 7 Gennaio 2010

A GRANDE RICHIESTA, TUTTI i TERMINI DEL NIVOFILO: quelli inventati da MeteoLive e quelli coniati dal popolo degli appassionati (da non perdere)

Un piccolo GLOSSARIO semi-delirante per non farsi cogliere impreparati nel momento delle nevicate, vera estasi e delizia per tutti gli amanti dei fiocchi bianchi.

Alcuni anni fa fummo i primi, e lo dico con orgoglio, a coniare alcuni termini entrati nel VOCABOLARIO di molti appassionati di meteorologia e soprattutto della NEVE, il fenomeno che più di ogni altro è osannato ed amato alla follia dal popolo dei nivofili.

La lunga lista dai neologismi per nivofili è cominciata con LAMPIONOFILO: letteralmente amico o amante dei lampioni in occasione di probabili nevicate. Beato colui che ha un lampione sotto casa, specie di quelli di nuova generazione, è un appassionato fortunato. Il lampione è un elemento importante per godersi le nevicate serali e notturne, fa palpitare quando in mezzo alla pioggia si mescola un fiocco di neve, dannare quando la pioggia si sostituisce ai fiocchi ma anche esplodere di gioia quando arriva il momento più bello, quello più atteso, cioè quello del passaggio di stato: tutta neve a larghe falde. Vivere il passaggio di stato con amici, figli o mogli è ancora più bello. L’attimo fuggente è accompagnato dall’esclamazione GUARDA, ripetuto spesso 3 volte, per dirla come la Blixen è come tornare al mare dopo tanto tempo, come l’abbraccio di un amante o molto di più a seconda della propria immaginazione. Ci sono persone che passano notti intere ad osservare la neve che cade sotto il lampione o anche semplicemente la neve che tende a mescolarsi alla pioggia. Lo stress può essere notevole ma se va in porto la nevicata si dimentica tutto.

PARABREZZOFILO: termine protetto da Copyright e letteralmente inventato da chi vi scrive nel 99, diffusosi poi nella rete in modo smisurato negli anni successivi. Il parabrezzofilo è colui che spera di cogliere sul parabrezza dell’auto i segni del passaggio di stato, dalla pioggia alla neve. Quando il rumore della pioggia si fa violento è facile che tra i goccioloni si nasconda un fiocco di neve tipo cacca di PICCIONE o splatters, può sembrare una cosa disgustosa ma in realtà è il messaggio più poetico che la neve possa inviare ad un appassionato. Quando poi i fiocchi colpiscono con forza in gruppo il parabrezza l’appassionato può rischiare anche l’incidente tanto è distratto. Quando poi cadono leggiadri senza più emettere alcun rumore significa che si è in salvo, d’ora in poi sarà tutta neve, la pioggia è lontana.

FAROFILO: termine nuovo, notturno, coniato soprattutto per coloro che non hanno a disposizione un lampione e nel buio della notte non riescono a capire se fuori stia nevicando o piovendo. Il passaggio di un auto con i fari accesi può dunque chiarire la situazione.

GRONDAIOFILO e TETTOFILO (non pensate male): amico delle grondaie e dei tetti, è colui che non possedendo alcun termometro con sonda esterna, cerca di intuire dalle gocce che cadono dal tetto o dall’acqua che scorra all’interno della grondaia se la temperatura si sta o meno abbassando e valuta così l’andamento di una nevicata.

OMBRELLOFILO: l’ombrello è un altro oggetto utile per comprendere se la neve abbia una qualche probabilità di attecchire o meno al suolo. Generalmente, insieme ai parabrezza e ai tettucci delle auto, è infatti uno dei primi luoghi dove la neve tende a fermarsi se è sufficientemente asciutta o se la temperatura comunque lo consente.

PRATOFILO: il prato è un’altra zona dove la neve riesce a fermarsi con facilità e pertanto motivo di eccitazione in caso muti il suo aspetto durante una fitta nevicata bagnata che però tende a divenire più asciutta.

POZZANGHEROFILO e ASFALTOFILO: l’appassionato in genere non è mai soddisfatto dei risultati raggiunti dalla neve. Dopo prati, macchine, ombrelli ed alberi, vuole che la neve attecchisca ovunque, anche nei luoghi più ostici: strada e pozzanghere. Quando la neve attecchisce sull’asfalto e dall’effetto poltiglia si passa al bianco, la gioia è completa, così come quando una pozzanghera viene gradualmente inghiottita dalla coltre bianca. Pian piano la pozza non si agita più, diventa quasi melmosa, poi il miracolo si compie: è tutto meravigliosamente bianco.

PALOFILO: è colui che gode nel sentire i rumori delle pale dei custodi dei palazzi che asportano la neve dai camminatoi e la depositano in mucchetti che si scioglieranno molto più lentamente del resto della neve presente.

SPAZZANEVOFILO: è colui che gode nel vedere gli spazzaneve in azione, soprattutto in città perchè gli danno l’idea di trovarsi in alta montagna.

GOMMOFILO: è colui che gode nel sentir slittare le auto senza catene sulla neve fresca o sul ghiaccio. C’è un po’ di sadismo in questo ma per molti appassionati è la giusta punizione per chi odia la neve.

GALAVERNOFILO, BRINOFILO e GELATOFILO (non è l’amante del gelato): sono gli amanti delle situazioni anticicloniche con inversione termica che generano forti gelate, brinate, nebbia fredda che genera qualche microfiocco di neve o comunque che brina. La galaverna inoltre sa essere in alcuni casi anche più spettacolare della neve con gli alberi magicamente spruzzati.
Autore : Alessio Grosso