00:00 7 Luglio 2011

Fulmine: rifugiarsi sotto un albero isolati è da sciocchi ma…

...in un bosco fitto c'è meno pericolo.

Quante volte abbiamo osservato un temporale sotto il portico della nostra abitazione, sull’uscio di una capanna o sotto la tenda da campeggio? Forse non ci siamo resi conto del pericolo che abbiamo corso; forse ne eravamo coscienti ma colti dall’euforia o sorpresi dalla violenza dei fenomeni, non sapevamo dove rifugiarci oppure non volevamo perderci lo spettacolo. Quali sono i luoghi più sicuri e quelli da evitare assolutamente durante un temporale? La macchina funge da Gabbia di Faraday ma i finestrini devono essere ben chiusi, all’interno della nostra abitazione non corriamo grossi pericoli se evitiamo di toccare cavi elettrici, i tubi dell’acqua o i caloriferi.
 
Contrariamente a quanto si pensa il bosco fitto non è molto pericoloso, a condizione però di non rimanere appoggiati ai tronchi o sotto qualche ramo; meglio se restiamo accovacciati a terra ma non sdraiati. l’albero isolato è invece pericolosissimo perchè il fulmine sceglie sempre la via più breve per arrivare a terra; pertanto oggetti alti ed isolati come i campanili sono i loro bersagli preferiti.

Una grotta è sicura solo se non staremo in piedi davanti all’entrata ad ammirare il temporale: una scarica potrebbe percorrere la roccia per scaricarsi al suolo utilizzando il "collegamento" offerto dal nostro corpo. La corrente di passo è altrettanto pericolosa: quando la saetta colpisce un qualsiasi punto del terreno, dal punto d’impatto si formerà un campo di tensione dal gradiente molto elevato che si propaga concentricamente verso l’esterno; se tocchiamo due punti del terreno a differente tensione, la corrente attraverserà il nostro corpo.

Bisognerebbe toccare un solo punto ma provate a trovarvi sotto un forte temporale: difficilmente penserete a ragionare in questi termini. In ogni caso non esiste un luogo assolutamente sicuro, il fulmine è imprevedibile e più l’aria è secca e maggiore sarà la probabilità che provochi esplosioni o incendi. Il fulmine è composto da due scariche elettriche distinte e nasce da un cumulonembo.

Quando la carica elettrica negativa accumulatasi sul fondo della nube si scarica a terra, parte la scarica portante. Contemporaneamente la carica positiva al suolo sale verso la nube, seguendo, a senso inverso, lo stesso percorso della scarica portante: è la scarica di ritorno.

La velocità della luce ci consente di osservare solo un’unica scarica. L’aria è un pessimo conduttore di elettricità ma la potenza della scarica ne vince ogni resistenza. L’aria si riscalda e si dilata, poi si contrae, dando origine a quell’onda d’urto che crea il fenomeno acustico del tuono.

Autore : Alessio Grosso