00:00 15 Giugno 2004

Pezzi di foresta pluviale sui banchi dei supermercati

Quanti sono i prodotti ad uso quotidiano che contengono olio di palma? Per produrlo vanno in fumo migliaia di ettari di foresta pluviale...

Sapone, cioccolato, dentifricio, biscotti, muesli, cosmetici… Quante volte abbiamo comperato questo genere di prodotti facendo la spesa nei nostri supermercati?
Leggendone attentamente gli ingredienti, tutti contengono in misura diversa, l’olio di palma, una sostanza presente in quasi un terzo di tutti i beni di largo consumo.

Le piantagioni da cui viene ricavato recano un enorme danno alle foreste pluviali perché sorgono necessariamente su terreni che in precedenza ne erano ricoperti.

Nei Paesi in via di sviluppo come l’Indonesia, dove la domanda di nuovi terreni per questo tipo di piantagioni è sempre più pressante, sono messe a repentaglio anche alcune specie animali come la tigre, l’elefante e l’orango.

A denunciarlo è l’associazione no profit “Friends of the Earth” che individua nella mancanza di leggi e serie regolamentazioni la causa della distruzione di ampie porzioni delle foreste primarie.

Le stesse popolazioni che coltivano le palme da olio subiscono dei danni man mano che le piantagioni si espandono: il massiccio uso dei pesticidi, necessario per una corretta crescita delle piante, contamina l’acqua e il terreno in pochi mesi. Tuttavia non possono rinunciarvi, per via dei compensi che le compagnie internazionali garantiscono ai poveri contadini locali.

Persino gli ambientalisti più convinti non possono evitare di acquistare dei prodotti che contengano questa sostanza, vista la diffusione eterogenea nei beni consumati.

D’altro canto, un boicottaggio sarebbe improponibile e irresponsabile perché danneggerebbe ulteriormente la fragile economia dei Paesi produttori della pianta.

I negozi ecologici da soli non riescono a contrastare lo strapotere delle industrie dell’olio di palma. Ciò che veramente servirebbe è una maggior consapevolezza e delle leggi che vietino a queste compagnie di arrecare danno alle foreste pluviali.

Uno degli aspetti più tristi è che l’87% delle aziende che impiegano l’olio di palma nella lavorazione dei loro prodotti non sappia neanche da dove provenga e a quale costo sia stato prodotto.

Dunque, in attesa di nuove regolamentazioni, non ci resta che immaginare tanti piccoli pezzi di foresta sui banchi dei supermercati…
Autore : Simone Maio