00:00 3 Giugno 2014

Quando il fulmine UCCIDE

Scoppia un temporale: dove rifugiarsi? Non esiste un luogo sicuro al 100% ma possiamo darvi alcuni consigli.

Cosa significa rovescio? Non stiamo parlando di un colpo tennistico e nemmeno di un lavoro a maglia, ma semplicemente di un forte acquazzone anche a carattere nevoso o grandinifero, generalmente di breve durata; tuttavia, l’aggettivo che lo accompagna, ci aiuta a capire meglio se si tratta di un episodio marginale nell’ambito di una giornata estiva complessivamente soleggiata, oppure di precipitazioni da non sottovalutare.
 
L’espressione "intensi rovesci anche temporaleschi", ascoltata alla radio, dovrà metterci in allerta se ci troviamo in montagna, magari in un campeggio in prossimità del letto di un torrente in secca dopo la siccità estiva.

I responsabili delle comitive quando scelgono un luogo in cui accamparsi devono prestare la massima attenzione al minimo segno di sviluppo di cumulonembi nel cielo. Parimenti le piccole comunità le cui case sono state imprudentemente costruite lungo le sponde di un fiume che subisce piene improvvise, dovrebbero disporre di un piano di emergenza: lanciare l’allarme anche solo qualche minuto prima di una piena può contribuire a salvare molte vite. Il termine tecnico rovescio va pertanto conosciuto e ben interpretato.

Quante volte abbiamo osservato un temporale sotto il portico della nostra abitazione, sull’uscio di una capanna o sotto la tenda da campeggio? Forse non ci siamo resi conto del pericolo che abbiamo corso; forse ne eravamo coscienti ma colti dall’euforia o sorpresi dalla violenza dei fenomeni, non sapevamo dove rifugiarci oppure non volevamo perderci lo spettacolo. Quali sono i luoghi più sicuri e quelli da evitare assolutamente durante un temporale?

La macchina funge da Gabbia di Faraday ma i finestrini devono essere ben chiusi, all’interno della nostra abitazione non corriamo grossi pericoli se evitiamo di toccare cavi elettrici, i tubi dell’acqua o i caloriferi. Contrariamente a quanto si pensa il bosco fitto non è molto pericoloso, a condizione però di non rimanere appoggiati ai tronchi o sotto qualche ramo; meglio se restiamo accovacciati a terra ma non sdraiati. l’albero isolato è invece pericolosissimo perchè il fulmine sceglie sempre la via più breve per arrivare a terra; pertanto oggetti alti ed isolati come i campanili sono i loro bersagli preferiti.

Una grotta è sicura solo se non staremo in piedi davanti all’entrata ad ammirare il temporale: una scarica potrebbe percorrere la roccia per scaricarsi al suolo utilizzando il "collegamento" offerto dal nostro corpo. La corrente di passo è altrettanto pericolosa: quando la saetta colpisce un qualsiasi punto del terreno, dal punto d’impatto si formerà un campo di tensione dal gradiente molto elevato che si propaga concentricamente verso l’esterno; se tocchiamo due punti del terreno a differente tensione, la corrente attraverserà il nostro corpo. Bisognerebbe toccare un solo punto ma provate a trovarvi sotto un forte temporale: difficilmente penserete a ragionare in questi termini.

In ogni caso non esiste un luogo assolutamente sicuro, il fulmine è imprevedibile e più l’aria è secca e maggiore sarà la probabilità che provochi esplosioni o incendi. Il fulmine è composto da due scariche elettriche distinte e nasce da un cumulonembo. Quando la carica elettrica negativa accumulatasi sul fondo della nube si scarica a terra, parte la scarica portante.

Contemporaneamente la carica positiva al suolo sale verso la nube, seguendo, a senso inverso, lo stesso percorso della scarica portante: è la scarica di ritorno. La velocità della luce ci consente di osservare solo un’unica scarica. L’aria è un pessimo conduttore di elettricità ma la potenza della scarica ne vince ogni resistenza. L’aria si riscalda e si dilata, dando origine a quell’onda d’urto che crea il fenomeno acustico del tuono.

Autore : Alessio Grosso