00:00 10 Gennaio 2022

Nord-ovest: “l’angolo maledetto”…(segue appendice sul Favonio)

Perchè è così difficile fare piovere sul nord-ovest?

Nord-ovest tra siccità ed alluvioni. Inutile negarlo: Piemonte, bassa Valle d’Aosta ed ovest Lombardia sono incastrate tra la severa mole della cerchia alpina ed appenninica e risentono della ormai cronica difficoltà del flusso atlantico di proporsi con correnti meridionali favorevoli alle precipitazioni su queste zone.

Su questo "angolo maledetto" o ci si vive, oppure sarà molto difficile rendersi conto di quanta fatica si faccia per trovare le condizioni ideali per l’arrivo delle precipitazioni. Certo, le correnti umide da ESE risolvono sempre tutto ma affinchè si attivino è necessaria una depressione: la più idonea sarebbe quella sul Golfo ligure che però ultimamente sta latitando.

Episodi del genere comunque negli ultimi anni non sono mancati: anticiclone bloccante ad est della Penisola, depressione tra il Golfo del Leone e Mar ligure e dalla siccità si passava all’alluvione: è appena il caso di ricordare l’autunno del 94 e quello del 2000. Ma se la depressione non c’è, il passo verso la siccità è altrettanto breve: basta che la corrente davanti al fronte risulti più occidentale che meridionale e non si vedrà una goccia d’acqua, se poi la corrente arriva da nord-ovest, arriva l’asciugacapelli: il famigerato Favonio che rinsecchisce ancora di più i campi già provati e riarsi.

Un trend del genere si ripete ormai da un trentennio ma è andato rafforzandosi negli ultimi anni, quando spesso sono mancate tutte le componenti possibili: poche perturbazioni, depressioni queste sconosciute, primavera ed estate particolarmente siccitose e calde, prima fase dell’autunno sempre sul filo del Favonio.

APPENDICE SUL FAVONIO Apriamo una parentesi sul Favonio per sfatare un luogo comune: il Favonio a sud delle Alpi potrà risultare anche freddo e non necessariamente caldo, questo dipende dall’origine della massa d’aria; quella artica non potrà arrivarci che fredda, nonostante l’effetto di caduta, attrito e compressione che subisce l’aria nella sua discesa verso valle. Al nord delle Alpi invece il Favonio che arriva da sud risulterà sempre caldo perchè la massa d’aria giungerà dal Mediterraneo. Inoltre l’osservatore non dovrà farsi ingannare dal barometro: sul versante interessato da stau e precipitazioni infatti troverà sempre pressione relativamente elevata, rispetto a quello dove si ha bel tempo e soffia il vento: è proprio la presenza di quella bassa pressione sottovento e di quello scarto barico ad attivare il vento.

Autore : Alessio Grosso