00:00 24 Novembre 2017

Le NEVICATE di addolcimento al nord: alcuni casi tipici!

Non tutte le nuvole portano la neve, non tutto il freddo porta la neve, non tutte le correnti portano la neve, non tutti i fronti portano la neve e spesso nemmeno la pioggia.

Innanzitutto una nevicata nel nord Italia non è mai qualcosa di semplice ed automatico. Quali allora sono le condizioni più favorevoli alle precipitazioni e quali no? Facciamo un breve pro-memoria.

PRIMA DELLA NEVE
Per preparare la neve atlantica è necessario uno spesso cuscino di aria fredda in Valpadana, che si forma per merito delle correnti fredde da est o da nord.

La pianura padana si apre al mare gradualmente procedendo verso Levante. L’Emilia è rannicchiata sotto l’Appennino ma più ci si allontana da Bologna e si punta ad est e più si sente l’influsso del mare. Quando entrano le correnti umide dunque il cuscino si erode proprio a cominciare dalle zone più aperte. Il freddo comunque non si produce quasi mai da solo in loco. Solo rari episodi di nebbia fredda possono in qualche modo favorire le successive nevicate garantendo omotermia lungo la colonna d’aria.

PROBLEMA DI INTENSITA’ DELLE CORRENTI
Se la corrente umida e mite è molto intensa è chiaro che le nevicate potranno risultare più abbondanti ma avranno durata inferiore con tendenza a girare in pioggia
. Se la corrente mite non arriva al suolo, dove regna una cappa di gelo, ma resta sospesa in quota, in quel caso si avrà pioggia congelantesi o gelicidio. Se la corrente è debole le nevicate saranno di intensità inferiore ma coinvolgeranno anche zone di aperta pianura e prossime al mare.

PROBLEMA DI ORIGINE DEI FRONTI
Se ad un cuscino di aria fredda si sovrappone con stretto giro ciclonico un fronte artico (accompagnato da bassi geopotenziali in quota), la neve sarà certa quasi ovunque. Se il fronte arriva dal nord Africa invece il cuscino fa presto una brutta fine.

DOVE RESISTE DI PIU’ IL CUSCINO
Il sostegno della quota è fondamentale quando si tratta di neve: il cuscino resiste dunque di più sull’ovest del Piemonte, incernierato, diremmo insaccato sotto l’arco alpino occidentale, ma all’inizio su tutta la regione sino all’ovest Lombardia e qualche volta anche sino a tutta la Lombardia e persino su parte del Veneto.

Dove finisce l’ovest Lombardia? Tirate una linea che passa lungo la verticale di Bergamo, ma spesso anche di Trezzo D’Adda, in certi casi particolari. Talvolta si erode prima la parte alta del cuscino, talvolta la parte bassa del cuscino, a seconda di come venga scalzato dalle correnti umide. (Scirocco e poi una sorta di borino caldo di ritorno)

DOVE NEVICA E QUANDO NEVICA?
Le nevicate di addolcimento non si verificano quasi mai in modo omogeneo su tutti i settori, anche nelle condizioni termiche migliori. Ecco allora l’importanza della traiettoria dei fronti. Se il fronte arriva da ovest trasporta con sè aria marittima mite ma l’effetto schermatura dell’arco alpino è notevole: nevica magari in modo intenso su parte dell’alta Valle d’Aosta, le Alpi Marittime francesi e il Vallese. Le precipitazioni interessano soprattutto il Triveneto e l’Emilia ma sono distribuite in modo irregolare. Qualche nevicata può interessare anche la parte alta della Lombardia e il Trentino-Alto Adige, qui però con diverse ombre pluviometriche.

Più i fronti si dispongono da sud più le prospettive cambiano. Il fronte da ovest-sudovest può favorire nevicate importanti senza sconvolgere il cuscinetto su Emilia, est Lombardia, Veneto e Friuli. In ombra Piemonte e spesso anche l’ovest Lombardia. Il fronte da SSW scarica invece i maggiori fenomeni tra Lombardia, Piacentino, centro-est Piemonte, a volte anche tutto il Piemonte, poi Veneto e Friuli con neve al piano se le temperature in quota sono favorevoli.

Il fronte che generi un minimo sul ligure spazza via il cuscinetto in modo abbastanza rapido su Triveneto ed Emilia, il forte richiamo sciroccale concentra le precipitazioni nevose su Piemonte ed ovest Lombardia, ma gradualmente il cuscino molla fin quasi alle porte di Torino. A questo punto il Cuneese diventa la zona più nevosa.

Il fronte che generi un minimo sul golfo di Venezia può richiamare Bora scura e fredda sul Golfo di Trieste e portare neve con una ritornante occlusa su Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige, ma qui entriamo già nella casistica dell’avvezione fredda uscendo da quella dell’addolcimento.

IMPORTANTE
Un fronte caldo particolarmente attivo che giunga da nord-ovest sull’arco alpino occidentale può portare a forti nevicate da addolcimento su gran parte della Valle d’Aosta prima dell’arrivo dell’eventuale Foehn. Nella fattispecie può nevicare sulla parte bassa della Val Susa e piovere in direzione del confine francese dal quale filtra l’aria mite. Come si vede la casistica è infinita ed andrebbe poi letta ed analizzata valle per valle.

Autore : Alessio Grosso