00:00 21 Giugno 2004

Anticicloni con asse principale disteso sui paralleli o sui meridiani

Che tempo si ha al verificarsi di una delle due configurazioni? Si può dettare una regola generale?

A seconda della forma che una figura di alta pressione assume si possono avere diversi tipi di tempo, a causa dei maggiori o minori contrasti che si vengono a creare fra differenti masse d’aria.

Non esiste però una regola generale che possa permettere di prevedere che tempo farà solo sapendo se l’anticiclone è allungato o arrotondato, oppure disteso sui paralleli o sui meridiani.

Si possono però analizzare alcune caratteristiche che accomunano le varie configurazioni, permettendo di capire almeno quali masse d’aria si stanno muovendo grazie alla presenza della struttura di alta pressione.

Premettendo che ci riferiremo al tempo sull’Europa possiamo distinguere:

ANTICICLONE CON ASSE PRINCIPALE LUNGO I PARALLELI:
si tratta di una struttura molto “allungata” in direzione est-ovest che ha il compito di trasportare (sul bordo settentrionale) aria umida e mite dall’oceano Atlantico verso il cuore del Vecchio Continente, fin sulla Russia settentrionale; sull’altro fianco (quello meridionale) invece pilota masse d’aria secche dalla Russia meridionale ed il Mar Nero verso il Mediterraneo o comunque in direzione dell’Europa occidentale.

Durante l’inverno e la primavera la Russia risulta spesso molto fredda e di conseguenza i venti che provengono da quelle zone portano temperature molto basse; al contrario le correnti atlantiche spingono verso l’alto la colonnina di mercurio fino a raggiungere valori gradevoli.

Non a caso nella stragrande maggioranza dei casi quando il nostro Paese si trova interessato da un’intensa ondata di freddo con venti forti di Bora e Grecale, le Isole Britanniche oppure la Scandinavia vivono un periodo di relativa mitezza.

Configurazioni del genere hanno una durata variabile che parte da 3-4 giorni (se la struttura di alta pressione va collegandosi con l’anticiclone termico Russo-Siberiano) a 2 settimane (se la corrente a getto polare sull’Europa settentrionale riesce a prendere velocità portando venti di tempesta fra la Scozia e la Norvegia).

ANTICICLONE CON ASSE PRINCIPALE LUNGO I MERIDIANI:
è una figura sicuramente meno frequente rispetto alla precedente, ma quando si manifesta porta conseguenze molto marcate sul tempo.

In particolare sul suo fianco più occidentale risalgono correnti miti che si dirigono verso l’artico o addirittura verso il Polo; al contrario sul bordo orientale discendono correnti fredde in direzione dell’Europa meridionale.

Quando l’anticiclone è “giovane” le irruzioni di aria fredda riguardano soprattutto masse di aria artica marittima, che portano tempo instabile ed improvvisi rovesci; mano a mano che la struttura “invecchia” spesso e volentieri l’anticiclone riesce a gonfiarsi fino alle alte quote, dirigendo masse di aria polare (più stabile rispetto a quella artica marittima) verso sud.

Di conseguenza in quest’ultimo caso sull’Europa centrale avremo tempo stabile e freddo, mentre sul Mediterraneo (un mare caldo) potranno generarsi depressioni che a seconda della loro posizione porteranno neve copiosa su alcune regioni o al contrario venti di Scirocco miti ed umidi (come spiegato bene nella didascalia della foto).

La durata di tali configurazioni in generale è attorno ai 4-7 giorni, ma se si verificano situazioni di “blocco” allora tale situazione può protrarsi fino a 3-4 settimane.
Autore : Lorenzo Catania