00:00 22 Gennaio 2018

STATI UNITI: il GRANDE INVERNO potrebbe ancora bussare alla porta

L'inverno dall'altra parte dell'oceano, torna a recitare un ruolo più tranquillo ma a lungo termine gli scenari restano poco rassicuranti.

L’inverno europeo delude le aspettative ma dall’altra parte dell’oceano gli scenari sono stati tutt’altro che tranquilli, essendo proprio quella degli Stati Uniti, una delle poche zone al mondo ad aver sperimentato valori termici nettamente inferiori alle medie stagionali. Grandi irruzioni d’aria gelida polare si sono riversate sugli stati centrali e la West Coast, dando vita ad uno degli episodi invernali più acuti di questi ultimi anni. In questa seconda metà di gennaio la situazione sembra almeno in parte tornata alla normalità, fa sempre freddo ma entro livelli normali e la pioggia è tornata a sostituire la neve lungo gli stati occidentali.

Eppure l’inverno statunitense potrebbe ancora avere delle cartucce da sparare, senza dimenticarci come su questa parte di emisfero, il freddo, quello intenso, si manifesti con maggior frequenza ed intensità proprio quando in Europa il pattern dominante è quello imposto dai venti occidentali, l’indice NAO è stabilmente attestato su valori positivi e valorizza l’attività dei cicloni extratropicali atlantici.

In buona sostanza, mentre sull’Europa l’inverno può manifestarsi soltanto in occasione di un Vortice Polare molto disturbato e la presenza di una figura altopressoria di blocco sull’oceano Atlantico, gli Stati Uniti sperimentano grandi ondate di freddo anche in presenza di un vortice chiuso e compatto. La particolare orografia del territorio, agevola imponenti discese d’aria gelida sino alle basse latitudini, senza un grande dispiego di forze da parte dell’atmosfera. 

Qui di seguito una cartina di previsione riferita a sabato 3 febbraio, nella quale possiamo identificare una nuova, potente irruzione d’aria gelida ARTICA. 

Autore : William Demasi