00:00 2 Gennaio 2018

Sensibile rialzo termico tra mercoledì e venerdì prossimo: ecco quali valori raggiungeremo

Un richiamo di venti meridionali lungo il lato ascendente di una depressione, riporta sul nostro Paese un rialzo deciso delle temperature soprattutto al centro ed al sud. Diamo un'occhiata ai valori preventivati sul piano isobarico di 850hpa.

Sono scenari tutt’altro che tranquilli quelli che si preannunciano sull’Europa nei prossimi giorni; l’atmosfera rimane instabile e turbolenta, gli anticicloni saranno una comparsa sporadica ed occasionale, mentre verranno privilegiate le circolazioni di bassa pressione con forti venti al loro interno. Nel breve termine, la nota di spicco relativa al tempo previsto sull’Italia e sul bacino centrale del Mediterraneo, riguarderà un nuovo rialzo delle temperature particolarmente sensibile in quota, laddove ritroveremo un flusso di correnti tese occidentali che trasporteranno con sè masse d’aria molto miti.

Sulle regioni settentrionali, mercoledì 3 gennaio ritroveremo isoterme sino a +10°C sul piano isobarico di 850hpa (circa 1500 metri) in seno ad una corrente occidentale. Trattasi di un valore di tutto rispetto, la cui origine è da ricercare in un vero e proprio effetto favonico indotto che verrà a manifestarsi nel momento in cui un flusso d’aria già mite scavalcherà il baluardo alpino per gettarsi a capofitto sui nostri versanti. Giovedì 4 e venerdì 5 gennaio l’aria mite conquisterà anche le regioni centrali e meridionali, anche qui con valori previsti ad 850hpa sino a +10°C/+12°C. 

Laddove la ventilazione risulterà "filtrata" dalla presenza dei rilievi, riferendoci quindi ai versanti orientali dell’Appennino ed i versanti meridionali delle Alpi, il cielo risulterà sereno oppure velato e l’umidità relativa su livelli contenuti, laddove i flussi occidentali impatteranno contro dei rilievi vi sarà invece della nuvolosità. Questa nuvolosità nei prossimi giorni tenderà a manifestarsi soprattutto sul medio ed alto Tirreno e sulle coste liguri. 

Con l’arrivo del weekend dovremo infine aspettarci un cambiamento deciso delle condizioni atmosferiche in chiave INSTABILE. Ne discuteremo in modo più approfondito nei prossimi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi