00:00 19 Marzo 2014

Meteo lungo termine: come potrebbe finire marzo?

Un mese di marzo iniziato sotto il segno dell'anticiclone, il quale ha presentato alcuni incredibili eccessi di calore su diverse aree dell'Italia settentrionale, potrebbe ora concludersi con temperature in media ed un tipo di tempo dalle caratteristiche più instabili e movimentate. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere entro la fine del mese.

L’anticiclone di queste giornate sta gradualmente avviandosi verso il suo (forse) definitivo tramonto, prima di lasciare spazio all’avanzata di una attiva circolazione depressionaria che andrà interessando il nostro stivale italiano a partire dal prossimo weekend. Una depressione dalle origini atlantiche conquisterà il territorio europeo partendo dai settori più occidentali, portando un cambiamento anche sull’Italia.

Abbiamo a che fare con una situazione che nei suoi primi step evolutivi lascia poco spazio al dubbio; l’anticiclone che interessa il nostro Paese ormai da diversi giorni, è destinato a finire, lasciando spazio all’arrivo delle correnti più fresche ed instabili di origine atlantica. La domanda che attualmente non trova risposta riguarda l’eventualità che la nuova perturbazione prevista nel weekend rimanga fine a se stessa oppure sia l’anticipo all’avvio di una nuova fase atmosferica che prometterebbe instabilità sino alla fine del mese e forse anche oltre.

Focalizzando la nostra attenzione sulla possibile evoluzione meteorologica rivolta agli ultimi giorni di marzo 2014, commentiamo un quadro tutt’altro che chiaro. Da un lato abbiamo infatti il modello americano GFS che seguita a proporre una sinottica europea influenzata dalla presenza di valori pressione e geopotenziale mediamente alti soprattutto sui settori settentrionali ed occidentali del continente. In questo contesto il passaggio perturbato del weekend non avrebbe alcun seguito, lasciandosi alle spalle un nuovo, graduale aumento della pressione dai settori occidentali, in lenta progressione verso oriente.

Di altro avviso la previsione emessa dal prestigioso centro di calcolo inglese, il quale prevederebbe per l’Italia e l’Europa il mantenimento di standard orientati verso una maggiore variabilità. Una situazione di instabilità messa in evidenza non tanto dall’effettivo passaggio di perturbazioni organizzate (dettaglio che potrà essere stabilito soltanto all’ultimo) quanto dalla presenza in sede europea di valori pressione e geopotenziale mediamente più bassi, senza essere in presenza di veri e propri campi anticiclonici.

Una prognosi ancora riservata in merito all’evoluzione del tempo prevista sul finire del mese, Meteolive tuttavia, ritiene mediamente più probabile il mantenimento di standard orientati verso l’instabilità, pur senza gli eccessi raggiunti nel corso delle mensilità invernali.

Nelle due carte abbiamo evidenziato la previsione su venerdì 28 marzo emessa dal modello inglese (prima immagine) e dal modello americano (seconda immagine). Il modello americano pone maggior enfasi in una nuova rimonta anticiclonica sull’evest del continente, peraltro caratterizzata già in partenza da condizioni atmosferiche che lungo lo stivale italiano sarebbero improntate alla generale stabilità. Al momento Meteolive da maggior credito all’ipotesi instabile.

Autore : William Demasi