00:00 14 Febbraio 2014

La complicanza del lunedì: depressione in azione tra nord e centro

Seppur meno vigorosa, la zonale atlantica faticherà a mollare la presa sul territorio italiano. Una nuova perturbazione impegnerà i cieli dell'Italia centro-settentrionale tra domenica 16 e lunedì 17. Vediamo nel dettaglio cosa succederà.

Rallenta la propria presa, ma non molla mai del tutto l’osso.

Potrebbe essere "umoristicamente" riassunto così il comportamento della zonale atlantica, già da tempo protagonista indiscussa del panorama atmosferico italiano ed europeo. Nonostante l’arrivo della seconda metà di febbraio porterà come conseguenza un sostanziale rallentamento del getto, il circolo vizioso imposto da diverse settimane di grande atlantico, faticherà ad essere smaltito dall’atmosfera nel giro di pochi giorni.

Il prezzo da pagare sarà ancora una volta il transito di alcuni sistemi perturbati che si avvicenderanno sulla scena italiana con meno furore rispetto a quanto avvenuto sinora, le pause di riflessione tra una perturbazione e l’altra saranno più prolungate, i sistemi ciclonici saranno generalmente meno intensi e scomparirà quel senso di "accavallamento", frenetica mutevolezza del tempo che è stata una delle caratteristiche salienti della prima metà di febbraio.

Ecco quindi pronto ad intervenire un secondo sistema perturbato che sarà piuttosto insidioso, previsto attraversare l’Italia tra le giornate di domenica 16 e lunedì 17 febbraio, portando effetti soprattutto sull’Italia settentrionale e su parte di quella centrale. Sotto il punto di vista sinottico la nuova perturbazione avrà un aspetto meno appariscente ma su alcuni settori sarà tutt’altro che trascurabile, portando un cospiquo carico precipitativo da ovest ad est che interesserà le regioni centro-settentrionali durante la prima parte della giornata su lunedì 17.

Evoluzione sinottica: nel suo transito il sistema perturbato sarà "scortato" da un minimo di bassa pressione che andrà prendendo vigore già nella giornata di domenica 16 sui mari ad ovest dell’Italia, sostenuto alle quote superiori da un nocciolo d’aria fredda collocato sui settori francesi. Durante la notte il minimo tenderà ad approfondirsi sino ad un valore di circa 1005mb, portandosi sul mar Ligure laddove prenderà il via una fase perturbata che tra la nottata e la mattinata di lunedì 17, porterà precipitazioni un pò su tutte le regioni settentrionali. Durante la mattinata di lunedì, la depressione al livello del suolo si trasferirà ancora verso est, dando (forse) origine ad un minimo padano che assicurebbe una discreta passata di precipitazioni anche per il nord-est.

Il transito del carico precipitativo sarà piuttosto veloce
, le ultime precipitazioni dovrebbero attardarsi nei settori nord-orientali italiani tra tarda mattinata e primo pomeriggio su lunedì, mentre sui versanti occidentali il tempo sarà già migliorato da alcune ore. La quota neve sulle Alpi sarà mediamente attestata attorno gli 800-1000 metri, con locali sconfinamenti più in basso sulle valli più strette ed interne.

Nella cartina abbiamo messo in evidenza la situazione barica prevista nella serata di domenica 16 sul Mediterraneo. Onda calda ancora presente sulle regioni centro-meridionali italiane mentre il nord si accinge ad essere interessato da una piccola ma insidiosa depressione inserita nel flusso di correnti occidentali.

 

Autore : William Demasi