00:00 18 Gennaio 2013

Il “cambio” della massa d’aria analizzato con il metodo d’ensemble

Cosa succede quando una massa d'aria decisamente più umida e tiepida si sostituisce ad una più secca e fredda? chiare risposte ci arrivano questa mattina dalle previsioni Ensemble Spaghetti relative alla città di Verona.

Quando una massa d’aria fredda e secca invade le regioni settentrionali italiane determina di sovente un drastico calo sia del dew point (temperatura di rugiada) che del bulbo umido. L’abbassamento di questi due valori risulta determinante per la causa nevosa su diverse aree di val Padana. Una massa d’aria con queste caratteristiche ben si presta ad ospitare nevicate (anche abbondanti) da addolcimento quando flussi umidi meridionali intervengono "post irruzione" sino alle pianure del nord.

Quando l’irruzione di aria fredda si interrompe e viene sostituita dall’arrivo di una massa d’aria di origini mediterranee od atlantiche, il primo fenomeno che si verifica con sorprendente tempismo è l’aumento dell’umidità relativa sia in quota che al suolo. Questo fenomeno può giungere a livelli estremi determinando una saturazione completa della massa d’aria su qualche livello atmosferico con conseguente passaggio da freddo secco a freddo umido, calo termico con comparsa di nubi o nebbie dense.

Questo aumento dell’umidità relativa determina un calo piuttosto veloce della temperatura dell’aria alle diverse quote, dagli strati prossimi al suolo sino alle quote superiori.

Il raffreddamento è provocato dalla graduale umidificazione della massa d’aria fredda precedentemente affluita. Al livello del suolo questo raffreddamento è provocato soprattutto dalla caduta di precipitazioni all’interno di una massa d’aria molto secca. L’evaporazione della precipitazione in aria secca comporta un dispendio di energia. Calore che viene sfruttato dalla precipitazione per evaporare "rubandolo" all’atmosfera determinando un calo della temperatura dell’aria a scapito di un aumento dell’umidità.

Negli strati d’aria posti in quota questa diminuzione della temperatura è provocata dall’arrivo di una massa d’aria molto più umida rispetto a quella precedentemente affluita. La massa d’aria umida che di sovente risulta anche più tiepida, determina in un primo momento un veloce calo della temperatura provocato dalla veloce umidificazione di tutta la colonna d’aria fredda.

All’arrivo delle precipitazioni con l’ingresso delle nubi più consistenti si verifica l’aumento della temperatura indotto dal flusso umido sciroccale che prende consistenza di ora in ora determinando un "addolcimento" delle temperature che partendo dalle quote superiori, può estendersi sino al suolo, sia pure con lentezza.

Le previsioni d’ensemble odierne, mettono in luce tutti questi aspetti e queste dinamiche intrinseche delle masse d’aria. Trattasi di processi che puntualmente si verificano sopra le nostre teste ogni qual volta aria più umida e tiepida interviene al di sopra di una massa d’aria fredda e secca affluita appena poche ore prima.

Approfondimenti su: https://www.meteolive.it/news/Ti-segnaliamo/49/La-scaldata-di-domenica-e-lunedi–guardate-che-salto-/40165/ di Luca Angelini.

Autore : William Demasi