00:00 3 Gennaio 2017

GRANDE FREDDO in arrivo: guardate che VENTO previsto in Italia sotto l’Epifania!

L'arrivo del GELO e della NEVE lungo il nostro stivale, sarà accompagnato da una circolazione molto attiva di Tramontana e Grecale. Ecco la ventilazione prevista sui nostri mari e sul nostro territorio nazionale in questo scorcio d'inverno.

Entro una manciata di giornate, importanti manovre atmosferiche porteranno sulla nostra penisola una forte ondata di GELO che interesserà soprattutto le regioni dell’Italia centrale e meridionale. A livello generale sinottico ritroveremo infatti una vistosa figura di ALTA pressione arroccata sul centro-ovest Europa; sul fianco orientale di suddetto anticiclone scivolerà una massa d’aria molto fredda che farà capo ad una circolazione depressionaria con perno i settori meridionali del nostro Paese.

Proprio lo stivale italiano diverrà quindi terra di scontro tra due differenti figure bariche; uno scarto di molti millibar di pressione tra la Francia ed il Mezzogiorno d’Italia sarà garanzia di una ventilazione molto forte che soffierà sul nostro Paese proprio nel periodo dell’Epifania.

In ordine sequenziale, nella serata di giovedì 5 gennaio l’ingresso dell’aria fredda verrà preannunciato dall’arrivo della Tramontana e del Grecale al nord, con raffiche in progressiva intensificazione. Una vera e propria tempesta di Maestrale potrà interessare il Golfo del Leone e le coste occidentali di Corsica e Sardegna. Verso sera troveremo Tramontana molto forte sulla Liguria, Maestrale ancora assai teso sui mari occidentali di Corsica e Sardegna, Bora e Grecale in intensificazione sull’Adriatico.

Venerdì 6 gennaio, Epifania, l’approfondirsi del flusso d’aria gelida diretto al centro Italia scatenerà venti molto forti da nord-est sul medio e basso Tirreno, notevoli rinforzi anche sull’Adriatico mentre andrà attenuandosi la ventilazione al nord e sull’alto Tirreno.

Ventilazione molto forte da nord-est persisterà ancora sui mari meridionali sabato 7 gennaio, mentre al nord  tenderà a subentrare una fase di calma che favorirà un crollo "selvaggio" delle temperature nelle zone soggette ad inversioni termiche (Valpadana – valli alpine ed appenniniche)

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi