00:00 22 Novembre 2012

Dove nevicherà di più la prossima settimana sulle Alpi?

A partire da lunedì 26 una prolungata fase perturbata interesserà il nostro Paese. L'arrivo di aria progressivamente più fredda in quota favorirà un certo calo della quota neve con possibilità di fiocchi sino a quote basse su settori alpini ed appenninici. Dove nevicherà di più lungo l'arco alpino?

Alla base della lunga ed intensa fase perturbata attesa da lunedì 26, una forte azione di disturbo al Vortice Polare con una prima importante colata di aria fredda che si muoverà verso Regno Unito, oceano Atlantico e penisola Iberica occidentale. Da qui prenderà vita già nel corso di giovedì 25 una corposa ondulazione che sarà garanzia di tempo perturbato per diversi giorni soprattutto sull’Italia centro – settentrionale. 

Inizialmente l’influenza dell’aria fredda nord atlantica risulterà confinata all’estrema Europa occidentale. Sul nostro Paese di riflesso si attiverà nuovamente un richiamo piuttosto corposo di venti sciroccali umidi e temperati con quota neve inizialmente elevata. Con l’arrivo di venerdì 28 l’ulteriore iniezione di aria fredda a tutte le quote provocata dalla formazione di un vistoso ponte anticiclonico sull’Atlantico settentrionale, comporterà un graduale calo della quota neve soprattutto nelle regioni del nord. 

Alla luce di queste premesse dove nevicherà maggiormente lungo l’arco alpino nel corso della prossima settimana? 

Al momento l’elevata distanza previsionale non ci permette ancora una previsione sufficientemente precisa a tal riguardo. Nella prima fase perturbata quando ancora la quota neve risulterà elevata, (martedì 27) importanti accumuli nevosi sono previsti un pò su tutto l’arco alpino ad eccezione delle Alpi occidentali che potrebbero restare parzialmente oscurate alle precipitazioni più intense. 

Durante questa giornata la quota neve sarà posta piuttosto in alto, andando sino verso i 2000 – 2200 metri su Alpi orientali mentre sulle Alpi lombarde e le Alpi valdostane questo limite sarà leggermente più basso. Quota neve in ulteriore calo da martedì sera con l’avvicinamento del nocciolo d’aria fredda alle quote superiori. 

Il salto di qualità con un vistoso calo della quota neve avverrà probabilmente  dalla sera di mercoledì 28 quando un vistoso calo della temperatura a 500hpa farà scendere agevolmente i fiocchi sin sotto i 1000 metri nelle valli più chiuse id interne. La quota neve più elevata resisterà solo sul Friuli ( Alpi Carniche, Giulie) in vistoso calo dalla notte successiva. 

 

Con l’arrivo di giovedì 29 e venerdì 30 una rotazione delle correnti da nord-ovest a media quota, associato alla traslazione del minimo di pressione al suolo dal mar Ligure verso est, potrebbe esporre l’alta Valle D’Aosta ed in generale i versanti esteri delle Alpi ad un carico di intense precipitazioni. 

Previsione da confermare, seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi