00:00 12 Gennaio 2012

Cresta delle Alpi, la quiete dopo la tempesta

Sole e rialzo delle temperature hanno già fatto dimenticare le intense bufere dell'Epifania.

 La tempesta aveva raggiunto il suo apice nel giorno dell’Epifania ma un po’ per tutto l’arco delle festività natalizie la perdurante situazione con venti da nord-ovest aveva battuto con tormente di neve anche severe la cresta delle Alpi, invadendo anche a più riprese regioni come Valle d’Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e Alto Adige.

Cosa è rimasto oggi di quelle tormente? Lo vediamo con queste due immagini, in un viaggio virtuale atraverso l’arco alpino da parte a parte. Nella prima immagine siamo sui bordi del più lungo ghiacciaio alpino, l’Aletschgletscher. Ci troviamo nella Svizzera Vallese quindi sul versante nord delle Alpi. Nell’immagine sotto invece siamo saltati in Alto Adige, dove abbiamo ispezionato questa volta il versante sud-alpino.

La neve c’è ma deve vedersela con un sensibile rialzo delle temperature. Per questo motivo sussiste anche un elevato rischio di valanghe, pericolo che invece è inesistente se ci spingiamo ancora più a sud, tra Dolomiti e Prealpi, dove la neve ha già dimezzato la sua fugace apparizione. 

Autore : Luca Angelini