00:00 16 Novembre 2016

Analizziamo il SUPER anticiclone sull’Europa orientale!

Nei prossimi giorni la formazione di una vistosa figura depressionaria sull'ovest Europa concorrerà al rinforzo di una figura speculare costituita da un mastodontico anticiclone collocato sull'est Europa. Analizziamo da cosa è costituito questo anticiclone e le sue possibili ripercussioni sul tempo di casa nostra.

E’ veramente impressionante quanto messo in risalto quest’oggi da alcuni dei modelli a nostra disposizione, laddove entro la prossima settimana viene pronosticato il rinforzo di una figura d’alta pressione che, sull’Europa orientale, potrebbe toccare valori sino a 1065hpa.

Cosa potrà mai gonfiare in questo modo una figura altopressoria? 

Per rispondere a questa domanda è necessario guardare sia al tempo di casa nostra, sia ai valori di GELO che in queste ultime settimane hanno interessato il continente Euroasiatico, proiettandolo in un inverno anticipato.

La vistosa saccatura prevista nel corso della prossima settimana, riverserà ingenti quantità d’aria mite verso il Mediterraneo centrale, i Balcani, i paesi dell’est, la Scandinavia orientale e la Russia.

Verrà così a costituirsi la parte DINAMICA del nostro anticiclone che troverà massima libertà di espressione negli strati superiori della troposfera.

Spostandoci al suolo, il freddo sarà invece difficile da scardinare, se poi spostiamo il nostro sguardo alla parte più orientale di questa figura, troveremo in quota addirittura una situazione depressionaria.

Trattasi quindi di una figura anticiclonica ingannevole, costituita da una parte calda che attinge la propria energia dal richiamo di venti meridionali sul lato ascendente della saccatura e da una parte cosiddetta TERMICA costituita cioè dal "peso" dell’aria fredda incollata negli strati prossimi al suolo.

Sulle cartine che vi abbiamo proposto, guardate infatti che temperature vengono pronosticate nell’area dove la pressione atmosferica potrebbe risalire sino a 1065hpa! 

Le conseguenze per l’Italia?

L’Europa centro-orientale ed il Mediterraneo centrale (incluso quindi il nostro Paese) sperimenteranno un’azione di blocco nella quale l’imponente quantità di calore che prende corpo lungo il lato ascendente della saccatura, porterà con sè un profilo termico MITE.

Per il periodo preso in esame sull’Italia i cieli risulteranno spesso e volentieri nuvolosi, specialmente lungo i versanti tirrenici e le regioni settentrionali, laddove si concentrano anche le maggiori probabilità di PIOGGIA. Se tale situazione si fosse verificata nei mesi di settembre/ottobre avrebbe potuto costituire un rischio idrogeologico (alluvioni – nubifragi) non indifferente. 

Con l’arrivo di mercoledì 23 e giovedì 24 novembre la situazione dovrebbe in parte sbloccarsi; si attenuerebbe infatti l’anticiclone sull’est Europa, la vasta figura depressionaria su Regno Unito, ovest Francia e Penisola Iberica potrebbe così avanzare verso il bacino centrale del Mediterraneo. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi