00:00 1 Luglio 2017

Analisi sulla “goccia” d’aria fresca prevista sul Mediterraneo venerdì 7 e sabato 8 luglio

Una circolazione d'aria un po' più fresca ed instabile tenterà un approccio al Mediterraneo nel corso della prossima settimana con nuovi temporali che potrebbero tornare a farsi vedere su alcune regioni d'Italia. La dinamica resta ancora estremamente incerta. Al vaglio diverse possibili soluzioni previsionali.

Fisiologico quanto inevitabile rinforzo dell’anticiclone previsto sull’Europa e sull’Italia a partire dall’inizio della prossima settimana, eppure una modesta goccia d’aria fredda proverà ancora a tentare un ingresso sul Mediterraneo, soprattutto a partire dalla seconda metà della settimana prossima. Una nuova circolazione depressionaria dalle origini nord-atlantiche, andrà a scavarsi un angolo di territorio sulla Penisola Iberica, da questa posizione il richiamo d’aria calda nord africana tornerà a convolgere il bacino centrale del Mediterraneo ed il nostro Paese, portando con sé un aumento delle temperature sino a valori di caldo moderato/intenso. Da qui iniziano i problemi, o meglio,  da qui inizia l’incertezza perché alcuni modelli mettono in evidenza l’avanzamento successivo di tale depressione verso il Mediterraneo mentre altri modelli mandano l’impulso perturbato in frontolisi con scarsi effetti sul nostro territorio.

La verità dove rimane? 

Ancora non vi è alcuna verità assoluta ma soltanto delle possibilità; dalla spinta che la nostra depressione Iberica riuscirá a ricevere nel suo movimento verso il Mediterraneo, dipenderanno le sorti del tempo in ambito italiano. Questa spinta verrebbe offerta ancora una volta dalla portanza della corrente a getto polare il cui contributo sarebbe di fondamentale importanza 

Allo stato attuale sono ancora al vaglio dei modelli tre possibili soluzioni previsionali:

– la prima, quella più probabile, la depressione con annesso sistema frontale andrebbe in frontolisi sul Mediterraneo occidentale, sopraggiungerebbe sul nostro territorio tra venerdì 7 e sabato 8 luglio come un semplice "disturbo d’alta quota". I temporali disorganizzati andrebbero ad interessare le zone interne e montuose dell’Italia centrale e settentrionale. (probabilità 50%)

– la goccia fredda riuscirebbe a portarsi sul Mediterraneo centrale conservando ancora un’impronta del vecchio sistema frontale e pertanto sarebbero possibili temporali più organizzati, in grado di interessare anche le aree costiere e le zone pianeggianti. Farebbe seguito anche una nuova flessione delle temperature. (probabilità 20%)

Terza ed ultima possibilità, la dissoluzione completa dell’impulso instabile, senza alcun effetto sul tempo atmosferico nazionale. 

Autore : William Demasi