Speciale montagna: l’innevamento è ancora ottimo, soprattutto sull’Appennino

Tutte le discese di aria fredda dai Balcani alle quali abbiamo assistito durante l’inverno appena passato hanno portato i loro frutti in termini di neve, soprattutto sugli Appennini; il manto bianco al suolo infatti ancora adesso in alcune località della Dorsale raggiunge il metro di altezza se non di più, in particolare alle alte quote.

Il settore centrale della Penisola è stato il più fortunato sotto questo punto di vista, sia perché ha visto cospicue precipitazioni, sia perché le temperature in seguito si sono mantenute relativamente basse; ad esempio sul Massiccio del Gran Sasso e sulla Maiella ancora oggi la neve al suolo è abbondante e “disegna” un paesaggio tipicamente invernale.

Anche sull’Appennino Tosco-Emiliano in effetti le stazioni sciistiche lavorano ancora a pieno regime, così come in alta montagna su gran parte delle Alpi.

Ma cosa si prospetta per i prossimi giorni? La temperatura durante il giorno raggiungerà valori tipicamente primaverili fino a venerdì, con punte di 10-13°C anche a 1500 metri di altezza; durante la notte invece si andrà facilmente sotto gli 0°C e quindi il mantenimento della neve al suolo verrà agevolata.

A partire da sabato una perturbazione accompagnata da aria fresca abborderà la Penisola portando nuove precipitazioni su gran parte dei rilievi, inizialmente a quote piuttosto basse, fra i 900 ed i 1200 metri sulle Alpi, oltre i 1400 sugli Appennini; proprio fra Pasqua ed il Lunedì dell’Angelo la temperatura tenderà a risalire leggermente, relegando le nevicate a quote più elevate, pertanto chi vorrà andare a sciare durante il fine settimana, avendo la sicurezza di trovare ancora tanta neve sulle piste, dovrà spingersi in alta montagna

Comunque se prima dell’arrivo della perturbazione vi saranno novità per quanto riguarda le temperature vi aggiorneremo prontamente.
Autore : Lorenzo Catania