00:00 23 Novembre 2000

In montagna un fine settimana con la neve fino al collo

Oltre i 1500-2000 m si supererà tranquillamente il metro. Accumuli anche di 3-4 metri oltre i 2500 m.

A partire da quota 1000, la montagna sta vivendo e vivrà un fine novembre all’insegna della neve: un manto bianco naturale superiore ad ogni più rosea aspettativa. Sull’arco alpino centro-occidentale l’innevamento parte scarso attorno a 900 m e raggiunge facilmente il metro a quota 1500 m. Le nevicate previste fino a venerdì pomeriggio su Alpi Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche e fino a sabato sulle Dolomiti e su Carniche e Giulie, non farà altro che aumentare una consistenza che può dirsi ormai il vero “fondo” stagionale e la manna per tutti gli operatori turistici. Solo le località prossime alla pianura e collocate ad una quota inferiore a 900-1000 m dovranno ancora attendere, perché qui l’aria calda non ha permesso precipitazioni nevose importanti.

Comunque tutta la val d’Aosta da Cervinia a Champorcher, Limone Piemonte e le altre località piemontesi, le principali stazioni bergamasche da Foppolo a San Simone e valtellinesi con Madesimo e Livigno in testa, sono ben innevate.

Finalmente la neve è arrivata anche a Cortina e in quasi tutte le località dolomitiche.
Nel tarvisiano e a Piancavallo invece in Friuli si attendono temperature più basse, perchè lo Scirocco ha impedito che la neve potesse scendere fino alle quote medie.

Certo molti impianti risultano ancora chiusi perchè la stagione ufficiale parte a Sant’Ambrogio e le località che si ritrovano senza neve avranno tutto il tempo di rifarsi.

Le temperature piuttosto alte hanno permesso da una parte una certa coesione degli strati nevosi che si sono accumulati nei diversi passaggi perturbati ma anche appesantito il manto che soprattutto sui pendii ripidi oltre i 2300-2550 si presenta instabile.

I nuovi accumuli nevosi comporteranno un forte innalzamento del pericolo di valanghe, la neve sarà bagnata sotto i 1100 m e localmente al di sotto di questa quota potrebbe anche piovere.
Le valanghe di neve bagnata e pesante non sono frequentissime, tuttavia prestare attenzione!

Sopra i 1500-2000 m invece la neve cadrà particolarmente asciutta e il vento creerà pericolosi accumuli sulle creste e nei canaloni.

Gli sciatori spericolati, amanti del fuori pista potrebbero provocare con il solo peso degli sci distacchi spontanei di lastroni di neve, come passeggiare nella neve appena caduta, senza conoscere esattamente la quantità e la durezza di quanto calpestiamo potrebbe farci sprofondare fino al busto. Perciò non avventuratevi soli e fate uso di racchette.
Sull’Appennino non si sono segnalate precipitazioni nevose importanti.
Previsioni per sabato:
Sulle Dolomiti e sulle Alpi Orientali ancora molto nuvoloso e precipitazioni possibili con neve tra 800 e 1200 m. Vento debole da NNE.
All’ovest miglioramento.
Sull’Appennino instabile con rovesci e brevi nevicate con limite in calo fino a 1300 m.

Previsioni per domenica:
Velature all’ovest, poco nuvoloso all’est.
Intense gelate notturne laddove il cielo sarà sereno e senza vento.
Sull’Appennino centro-meridionale residue precipitazioni, specie sul Gran Sasso, sulla Lucania e sulla Sila.
Autore : Alessio Grosso