00:00 11 Giugno 2004

Venezia e l’acqua alta…(quello che non si dice sul MOSE)

L'opinione di un cittadino veneziano.

Si parla molto del MOSE in questo periodo anche dopo che il governo ha deciso di portare avanti il progetto e Berlusconi è venuto a inaugurare e a posare la prima pietra.

Viene presentato come l’unica soluzione alla salvaguardia di Venezia e chi osa alzare qualche dubbio viene accusato di estremismo ambientalista.

Partiamo da un dato di fatto: il MOSE funziona solo per le acque alte sopra i 110 cm e nel corso di tutto il 2003 il fenomeno non si è mai verificato, ciò significa che il Mose in tutto un anno non sarebbe mai stato utilizzato!!!

Tutte le acque alte verificatesi avrebbero comunque bagnato Venezia senza nessun ostacolo.

Spesso il problema dell’acqua alta è un problema di durata del fenomeno e di conseguente blocco delle attività che di altezza del livello dell’acqua.

Altro problema: ogni opera di questo tipo è stato stabilito debba avere carattere di reversibilità per salvaguardare il fragile ecosistema della laguna, ma gli enormi blocchi che verranno appoggiati con tonnellate di calcestruzzo nel fondo della laguna ne sono l’esatto contrario.

Per non parlare dell’effetto asfissiante delle acque della laguna che rimangono chiuse se bloccate da delle paratie.
Quale l’alternativa?

Permettendo alle acque di espandersi nelle zone bonificate più recentemente,ma sopratutto portando il livello del fondale delle bocche di porto a quello precedente lo scavo del canale dei petroli che da solo garantirebbe una limitazione dell’altezza delle maree di 20-25 cm.

Questa rappresenta una scelta non più rinviabile: come si può parlare di salvaguardia e permettere a delle petroliere di entrare in laguna?

Purtroppo lo si fa se la logica è quella degli interessi economici, che possono essere sia delle aziende petrolifere che trasportano il loro petrolio, che di qualche azienda appaltatrice dei lavori di costruzione e manutenzione dell’opera(e magari quell’azienda è in rapporto con il ministro delle infrastrutture ).

Quando i soldi della salvaguardia di Venezia saranno tutti utilizzati per le imponenti spese di manutenzione di un opera che viene usata un paio di volte all’anno, forse qualcuno forse ci penserà, sempre che non ci siano ancora i documentari spot di Cecchi Paone con il finanziamento del consorzio Venezia Nuova (che nel frattempo sarà raddoppiato nel suo valore alla borsa).

Un abitante del comune di Venezia.
Autore : Redazione