00:00 23 Luglio 2008

Lettere alla redazione, solo il nucleare come alternativa al petrolio?

Ogni giorno giungono in redazione moltissime lettere ed e-mail. Continuate a scriverci!

Carissima redazione di Meteolive,
sono Daniele, 26enne giornalista freelance di Torino, e ormai da alcuni anni leggo quotidianamente i vostri articoli con vivo interesse. Devo dire che sono molto contento per la vostra campagna di sensibilizzazione contro gli eccessi dei media in tema di global warming. Sono però assai stupito, e preoccupato, dell’articolo apparso venerdì 22 luglio sul nucleare e firmato dal redattore Luca Angelini. Noto un certo sostegno a favore del nucleare, che si poggia però su basi generiche e superficiali. Come mai nel pezzo in questione non si accenna alle energie rinnovabili come soluzione al problema del petrolio? Come mai non si accenna ai gravi fatti che si stanno verificando proprio in questi giorni in alcune centrali nucleari francesi, con fuoriuscite di uranio nell’ambiente. Come mai anche voi, come diversi giornali ed organi di informazione, non avete fatto un’attenta ed equilibrata analisi sul tema del nucleare? Siete sempre stati una voce fuori dal coro, ma questa volta mi sembra che anche voi vi siate uniformati a quella che io chiamo “ragion di Stato”, ovvero ad appoggiare la strada che il Governo attuale ha deciso di percorrere in tema di energia. Con questo non vorrei essere etichettato come una di quelle persone che hanno “un pregiudizio sul nucleare”, come viene citato al fondo dell’articolo, ma soltanto come un giovane che chiede un altro tipo di informazione, non omologata, più approfondita ed equilibrata. Con questo tipo di informazione il giudizio su un tema è soltanto più nelle mani dell’individuo, che ha tutte le informazioni necessarie per esprimere e valutare la cosa. Ad ogni modo vi ringrazio per il lavoro puntuale che state svolgendo, perché è comunque utile a stimolare un dibattito su argomenti che non sempre trovano spazio all’approfondimento nelle sedi della comunicazione. Un cordiale saluto,
Daniele

RISPONDE LUCA ANGELINI.

Gentilissimo Daniele
la ringrazio per aver espresso il suo pensiero in modo molto gradevole, sereno e pacato. La linea editoriale di Meteolive, e nella fattispecie quella del sottoscritto che ha firmato l’articolo in questione, non è filo-nucleare. Non è neanche filo-eolica o filo-solare. Intende solo esprimere un punto di vista su un argomento troppo spesso bistrattato all’origine secondo pregiudizi che attingono da luoghi comuni errati in partenza.

Una informazione equilibrata non usa due pesi e due misure ma tende solo a pareggiare la bilancia dando maggior risalto a quegli argomenti che puntualmente, e in modo più o meno pilotato, vengono travisati, storpiati, svuotati e parallelamente sottrae l’eccesso di attenzione dal quel gran vociare che scorre sulle nostre labbra ogni giorno e che evoca argomentazioni le quali spesso scadono poi nella banalità e, appunto, nei luoghi comuni.

Perchè quando si parla di nucleare si finisce regolarmente per associare in presa diretta gli incidenti (molto rari per la verità) che sono occorsi (ivi compresi quelli da Lei citati in riferimento ai quali le Autorità francesi hanno già da tempo rassicurato la popolazione e il mondo intero)? Sarebbe un po’ come pensare all’aereo quale mezzo di trasporto pericoloso solo per l’onda emotiva provocata da un grave incidente occorso (anche in questo caso però gli incidenti sono estremamente rari). In realtà ogni giorno si muore sulle strade ma quanti eventi finiscono poi effettivamente alle nostre orecchie e riescono a raggiungere e a sensibilizzare l’opinione pubblica rendendola edotta di quanto siano pericolose le nostre auto rispetto all’aereo?

Il volume pubblicato dal fisico nucleare Giancarlo Nebbia (Bompiani, Milano 2007) approfondisce in modo estremamente esaustivo le attività svolte in ambito nucleare della seconda generazione e chiarisce ogni dubbio dando un senso alle affermazioni che in questa sede possono apparire generiche o superficiali. Certo, non si tratta dell’unica fonte di energia alternativa al petrolio e noi in Italia dovremmo fronteggiare problemi seri, primo fra tutti lo smaltimento delle scorie ma anche la collocazione delle infrastrutture.

Al momento però il nucleare pare una tra le fonti energetiche più quotate a sopperire in modo soffisfacente al futuro decadimento dei combustibili fossili e risulta anche l’unico in grado di reggere il confronto speculativo delle Multinazionali, le quali boicotteranno spasmodicamente e fino all’ultima goccia di petrolio venduta e bruciata tutte le fonti rinnovabili di energia. E il fatto che i pacchetti delle energie alternative non decollino e che molti Paesi stiano usufruendo da anni nel nucleare parallelamente al petrolio stesso ne è un esempio e una indiscutibile riprova.
Autore : Redazione