00:00 3 Gennaio 2002

Lettera di un “nivomane”

L'amore per la neve nasce sin da bambini...

Caro MeteoLive, ho 31 anni da compiere il 13 Gennaio prossimo…. ti dice niente la data? Si tratta del fantastico giorno in cui ebbe inizio la nevicata dell’85!! Pensate che vi ho scoperti solo due settimane fa e ora vi seguo everyday, mi piace molto il vostro approccio alla meteo, molto tecnico e competente e, nel contempo così colorito di quella passione soggettiva che solo chi passa tante ore col naso per aria, come anche me, può avere.

Tutti gli articoli sulla neve sono fantastici! Scusate l’emozione, mi sono scordato di presentarmi:Emanuele Riva, residente a Varese,vicino al Centro Geofisico Prealpino del Campo dei fiori, che da piccolo ho anche visitato.

Tornando alla neve devo dire che fin da piccolo ho sempre manifestato i sintomi tipici di quello che in un articolo da voi pubblicato é il profilo del “nivomane”.
Sapete meglio di me che la zona dove vivo può avere abbondanti nevicate solo a determinate condizioni e spesso conosce la frustrazione del passaggio a pioggia dopo 30 o 40 cm di neve… comunque le mie belle soddisfazioni le ho avute, anche di recente (natale scorso, capodanno 96/97…e altre nevicatine da 5/10/15 cm).

Per quanto riguarda la mia “Nivomania”, la sensazione che più mi fa impazzire è la fase dell’attesa, quando ormai so che le previsioni sono incontestabili, il cielo é plumbeo e perfettamente omogeneo,la temperatura di -2 o -3 e poi… i primi fiocchi!

A quel punto scatta la goduria, sono al settimo cielo, non mi frega più di nulla perché io ho tutto quello che desidero e quanto più attacca in fretta tanto più godo. Poi c’é la fase della paralisi: strade ridotte, dopo solo un’ora magari, a lastre scivolose, auto a venti all’ora con il rumore ovattato, spargi sale e sabbia, regolarmente in ritardo di quel tanto che basta a renderli inoffensivi, che nulla possono contro la più bella manifestazione della natura; se poi tutto ciò inizia nel pomeriggio, tanto meglio, per almeno due motivi:

1) la copertura del cielo di primo mattino permette di ottimizzare il freddo dell’escursione notturna ed evita l’irraggiamento del mezzogiorno (o sbaglio?).

2)di notte l’uomo interviene poco sulla neve, che ha tutto il tempo di attaccare ben bene!Insomma io amo la neve! Comunque seguo molto la meteo anche perché pratico il windsurf e lo snowboard, perciò le condizioni di venti, termici o di perturbazione che siano, mi necessitano sempre e poi, andare in montagna informati sul tempo penso che sia un dovere, oltre che un vantaggio.Di solito vado su a Colico con la “Breva”, vento termico da S, di quelli che si formano nelle ore centrali, mentre come vento di perturba prevale il nord, che a volte entra come Favonio, altre proprio nord puro e più freddo, soprattutto sul Lago Maggiore.

Ho letto con piacere che non sono l’unico ad aver pensato più volte di abbattere le Alpi a colpi di tritolo per favorire le irruzioni violente di aria artica con annesso il carico di neve…

Varese, per chi non lo sapesse, si trova in prossimità delle Prealpi lombarde, a circa 400 m di altezza e subito a ridosso ha le sue principali valli, come la Val Ganna, la valle Olona, la Valle del Brinzio, per poi proseguire nelle valli del Luinese: ora voi non sapete il nervoso che mi viene quando nevica, magari per un giorno e una notte o un paio di giorni(soprattutto in passato)e poi ,essendo correnti meridionali, diventa pioggia che ti rovina un bel manto di 30/40 cm, mentre appena dentro in Valganna, 10 minuti di macchina, solo 100 metri in più di dislivello, continua a nevicare di brutto, per il ristagno di aria fredda.

Insomma caro Meteolive come avrai capito spero tantissimo che dopo la Befana torni una bella ondata di aria artico-siberiana, cui si sovrapponga, senza perder tempo un bel nucleo umidissimo di origine atlantica e che insieme vadano a costituire uno stupendo minimo tempestoso da 975 mb sul golfo di Genova, che venga “nutrito” dalle correnti fredde per almeno 5 giorni, senza sosta…
Autore : Emanuele Riva