00:00 17 Luglio 2009

I lettori: l’episodio di Varese può ricondursi ad una tropicalizzazione del clima del nostro Paese? Risponde Grosso: “no, il clima del Paese ripercorre sentieri ben conosciuti”

I lettori domandano, noi rispondiamo.

Buongiorno,
leggendo del nubifragio di Varese m’è sorta spontanea una domanda: l’intensità del fenomeno è dovuta alla presunta tropicalizzazione del nostro clima oppure ad una concomitanza di fattori come l’ubicazione in una zona ricca di umidità vista la presenza di più laghi e lo scontro di aria fredda con una massa di aria molto calda? Potrebbero verificarsi analoghi fenomeni nella serata di venerdì? L’evento di ieri può essere paragonato ai monsoni asiatici? Grazie in anticipo
Saluti, Mario

RISPONDE ALESSIO GROSSO:
Caro Mario,
nessuna tropicalizzazione; nonostante lo spostamento verso nord della cella di Hadley, il clima del nostro Paese ripercorre sentieri ben conosciuti. Proprio nel mese di luglio e agosto infatti a ridosso della fascia montana del nord e in genere nelle Alpi si verificano di frequente eventi simili. Esiste un’ampia letteratura sulle alluvioni estive del settore alpino e prealpino. Le cito solo un paio di casi: quella del Tarvisiano del 2003, quella della Valtellina nel 1987 ma potrei andare avanti per ore. Quando aria più fresca ed instabile scorre sopra una massa d’aria molto calda ed umida come quella che giaceva mercoledì nel Varesotto, l’aiuto dell’orografia può generare cellule temporalesche di questa portata ed anche peggiori. Nella serata di venerdì sarà certamente possibile una replica del fenomeno, magari anche più violenti visto l’ingresso di un ramo della corrente a getto proprio sul settentrione. Riguardo al monsone l’Italia lo vive in autunno, quando le depressioni in arrivo dall’Atlantico interagiscono con un mare ancora caldo dando luogo ad intensi nubifragi su molte regioni.
Cari saluti
Alessio Grosso
Autore : Redazione MeteoLive.it