I lettori: “complimenti per il Pesce d’aprile ma, cosa ne dite delle nuove sparate sulla desertiticazione?”
I lettori ci scrivono, noi rispondiamo.
Buongiorno Dott. Grosso, è veramente simpatico il Vs. pesce d’aprile e farà schizzare di rabbia i nostrani siterelli verdi (sono così permalosi, magari Vi prendono sul serio e lanceranno contro di voi le solite accuse prefigurando il consueto scenario catastrofico.
A tale proposito ho appena terminato di leggere un articolo a dir poco stupefacente nel quale si legge, tra l’altro, che il nostro Paese sarà uno di quelli che subiranno maggiormente i cambiamenti climatici, non deve trarci in inganno quest’inverno, che siamo a rischio desertificazione, le nostre coste saranno in balia fenomeni meteo estremi, gli sconvolgimenti delle temperature porteranno malattie e infezioni a bambini e persone anziane ecc.
Queste rassicuranti parole provengono da una documento dell’Unione Europea. Insomma una catastrofe preannunciata, praticamente siamo alla canna del gas (soprattutto l’Italia ovviamente). Non è molto corretto, secondo me, con quel sottile gusto perverso, terrorizzare in modo così mirato la gente. (sicuramente diranno che loro lo fanno per il nostro bene).
Ho letto anche su un altro sito che aprile e maggio (fonte CNR altro ente perfettamente schierato) saranno siccitosi e le temperature sopra la media. Mi aspetto ovviamente la notizia di un’estate bollente (come da tanti anni a questa parte). Era solo un piccolo sfogo……ma che tristezza.
Buon lavoro e continuate così. Raffaella
RISPONDE ALESSIO GROSSO, caporedattore:
Cara Raffaella,
da 20 anni si parla di desertificazione per l’Italia. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, anzi direi quest’anno sotto la pioggia; tanto e vero che noi abbiamo pubblicato già nel 2003 e nel 2004 le aree destinate a soffrire ricorrenti periodi siccitosi in caso il flusso zonale atlantico si alzasse di latitudine, situazione che tra l’altro al momento sembra assai ridimensionata.
Il punto è che nessuno sa come si orienterà l’indice NAO nei prossimi anni, come si comporterà il sole e di conseguenza gli oceani, dunque ci sembra davvero inutile lanciare simili allarmi, quando in realtà spesso dal 2000, eccezion fatta per il 2003, ci siamo trovati a combattere con problemi opposti, cioè con situazioni alluvionali.
Che il nostro Paese per la sua latitudine sia particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici è un altro fatto risaputo, mentre in altre zone e in altri Continenti quasi nessuno si è accorto di questo modesto global warming. Per questo forse le nostre associazioni ambientaliste strillano più di altre. Certo tanto caldo non piace a nessuno, tranne alle zanzare, che proliferano d’estate punzecchiando in maniera sadica i nostri bambini. Questo indubbiamente dà fastidio. Il freddo però ha sempre ucciso più del caldo nel passato e molte malattie tremende le ha portate proprio il freddo, così come i fenomeni estremi.
Il clima perfetto non esiste, nè esisterà mai, quindi questi signori strilleranno sempre.
Aprile e maggio caldi? Non c’è alcuna certezza in proposito, così come nessuno di noi sarà come trascorrerà l’estate, anche se, stando alle ultime proiezioni è più probabile che segue un trend relativamente fresco, piuttosto che bollente; come lei ben sa però sono solo chiacchiere e supposizioni.
Autore : Redazione