00:00 21 Luglio 2007

I lettori ci scrivono: “Super caldo, anomalie, catastrofismo” e noi rispondiamo…

L'angolo della posta.

Sono un vostro attento lettore; credo che il vostro sia tra i siti meteo meglio organizzati che ci siano in circolazione. Davvero complimenti. Detto questo, un paio di considerazioni critiche: in primis, non riesco a cogliere il motivo per cui tendiate a ridimensionare nei vostri articoli l’effetto serra: abbiamo avuto l’autunno/inverno/primavera più caldo degli ultimi due secoli ( e non solo in Italia, ma anche nel 70% del territorio europeo ed in buona parte dell’Asia del nord ) ma non appena le temperature – segnatamente al NordItalia ed in Europa occidentale – a giugno sono tornate nella norma ( dopo 9 mesi consecutivi di anomalie! ) ecco che vi siete prodigati a ridimensionare temp. sopra la norma ed anomalie. Possibile? già dimenticato l’assenza d’inverno e neve? i 26 gradi della pianura padana a gennaio? i 30 ad aprile al nord? il natale con le margherite sui monti? i 37gradi di Ferrara a maggio? i 35 gradi in Russia a fine primavera?. E poi: è vero che a giugno al nord le temp non sono state bollenti, ma è bastato una sola ondata africana per battere molti records al sud: 47 a Foggia!!!! 45 nel 30% della Puglia e della Sicilia! Già dimenticato? In secondo luogo, vorrei far notare quante persone abitino nella regione alpina rispetto al resto dello Stivale: 0,7%! Perchè dico questo? perchè ha senso titolare articoli quali ” in arrivo temporali e break del caldo al Nord, segnatamente sui monti”, quando le piogge ( peraltro difficilmente prevedibili) andrebbero ad interessare una porzione limitatissima del Paese – spesso le montagne nel versante estero, sopra i 1000 metri o sui passi più alti delle Alpi ove non vive nessuno – mentre il resto del Paese ( gli altri 58,5 milioni di persone ) continua a boccheggiare – Torino, Bolzano e Milano compresi ( per citare città non lontane dalle montagne )? Infine, una considerazione massimalistica: sono d’accordissimo che certi mass-media, taluni “santoni” del clima, alcuni guru politici internazionali e, talvolta, anche molti scienziati, sparano alto sui cambiamenti climatici, creando un clima esagerato di apocalisse; però io mi domando: anche quando alcune considerazioni ambientali fossero esagerate o deboli dal punto di vista scientifico, credete che qualcuno muoverebbe un dito se si portasse avanti una teoria diffidente sui cambiamenti climatici? se si continuasse a dire “ma in fondo questi sbalzi ci sono sempre stati”. Credete che si correrebbe ai ripari? già si fa molto poco a tal proposito…..ma si farebbe ancora meno ( anzi nulla ) di fronte a dati contrastanti o opinioni rassicuranti. Non si possono denunciare le storture ambientali umane, e poi commentare ” ma non c’è nessuna emergenza”. Cosi nessuno tenterebbe di rimediare!!! Scusate le critiche, ma credo la vostra redazione sia sufficientemente “liberal” da accettare anche posizioni contrastanti. La mia stima. Dott. Averna

RISPONDE ALESSIO GROSSO:
Caro Dott. Averna,
abbiamo già esposto mille e più volte la nostra opinione sulle considerazioni che lei ha fatto sopra, e visto che lei è un attento lettore di MeteoLive non dovrebbe nemmeno più insistere su questo punto. I lettori però mi stanno a cuore soprattutto quando portano argomentazioni intelligenti (anche se parzialmente viziate da errore come le sue).
1 temperature più calde degli ultimi due secoli? Addirittura? Era presente lei alle misurazioni del 1800? Lo sa che stiamo ancora uscendo dalla piccola era glaciale? Non crede prima di tutto che allora non esistessero le isole di calore? Non pensa che le misurazioni del passato andrebbero prese con cautela? Non sa che molti termometri di oggi misurano temperature influenzate dal posizionamento urbano delle stazioni? Ci sono per la verità ben altri precedenti che nostri preziosi collaboratori hanno rinvenuto scavando nei dati, ma aldilà di questo nessuno nega che il Mediterraneo risenta più di altre zone della fase di riscaldamento prevalentemente NATURALE che il pianeta sta vivendo. La concentrazione di anidride aumenta soprattutto in conseguenza dell’aumento della temperatura e non viceversa.

2 non ci siamo affatto prodigati a minimizzare l’anomalia, semplicemente non ci piangiamo addosso. Il riscaldamento globale c’è, inutile fare la “frigna” come fanno certi altri addetti ai lavori dicendo che i ghiacciai si scioglieranno. Embè? E allora? Faremo a meno anche di loro, l’uomo sfruttando la sua intelligenza troverà il modo per sopperire alla loro mancanza.

3 i temporali in montagna: magari ci fosse più informazione sulle Alpi dove fra l’altro in queste settimane ci sono milioni di turisti, quelli che vivono in città adottano spesso i condizionatori e lasciano il caldo fuori. Scelta sbagliata indubbiamente, il condizionatore fa male alla salute e all’ambiente ma riteniamo sia più utile cercare di salvaguardare la vita degli escursionisti, visto che le tragedie in montagna stanno aumentando per incoscienza e scarsa valutazione del rischio.

4 rimediare? Gli italiani sono purtroppo dei falsi moralisti e dei gran spreconi, viziati e straviziati dalla tecnologia, non rinuncerebbero alle comodità raggiunte, anche di fronte all’annuncio di una catastrofe imminente, per anni ho fatto campagne per i risparmi idrici, pensa che siano servite a qualcosa? Nessuno da noi vuole niente: nè piloni eolici, nè termovalorizzatori, nè pannelli solari, nè centrali nucleari, insomma niente di niente, come pecoroni siamo contenti di comprare a caro prezzo energia dall’estero, finchè che durerà. Risparmiare un po’ di energia farebbe certamente bene alla nostra coscienza e al nostro portafoglio ma non creda per questo di incidere e di influenzare il cambiamento del clima.
Con simpatia
Autore : Redazione