00:00 6 Aprile 2004

Va in scena la variabilità sino a Pasqua

Qualche regione in questi giorni è stata baciata dal sole ma non andrà sempre così bene, siamo minacciati a tutte le quote da saccature e piccoli vortici depressionari. Si conferma la prognosi di una Pasqua con l'ombrello pronto ad aprirsi un po' su tutto il Paese.

Qui bisogna riscrivere tutte le caratteristiche del tempo alle nostre latitudini:
-la zonalità è praticamente scomparsa, non esiste più, cancellata fino a data da destinarsi, al suo posto, a bloccare la strada da ovest alle perturbazioni atlantiche, c’è l’alta delle Azzorre, sbilanciata verso nord. Da tempo immemorabile non vediamo arrivare una perturbazione dalla Spagna con le caratteristiche che aveva nel passato. E quando arriva, si blocca sulla Francia…

-tutto si gioca allora lungo i meridiani: arrivano saccature legate a vortici freddi, scendono vortici freddi, si originano depressioni legate alle masse d’aria fredda, tutto insomma passa per l’aria fredda che deve ogni volta fare il miracolo sfruttando il calore e l’umidità del Mediterraneo.

-l’anticiclone subtropicale è sempre lì minaccioso, pronto a pompare caldo, l’anticiclone siberiano è disperso oltre gli Urali.

Chiaro che con queste premesse diventa difficile che si verifichino piogge distribuite democraticamente su tutto il territorio, difficile che si riproponga la fenomenologia del passato. E allora ecco che diminuiscono (sia pure in modo irregolare) le piogge primaverili, come le nebbie invernali, le nevicate piuttosto che i temporali.

Bisognerà insomma approntare quanto prima non la lista della spesa o il “quaderno delle rimostranze” su quanto siano cambiate le stagioni, ma rivisitare nelle enciclopedie e nei testi di meteo le caratteristiche del clima europeo alla luce delle variazioni degli ultimi anni, che ormai debbono essere sposate come una tendenza ben delineata, sufficiente a fare letteratura.
Da questa rivisitazione dovranno purtroppo gioco forza sparire i cardini di quella meteorologia sulla quale tanto avevano insistito i nostri predecessori, riqualificando come “anomale” le figure bariche che hanno accompagnato molti anni della nostra vita.

La domanda che ci poniamo è però la seguente: chi ha mischiato le carte in tavola, chi ha sconvolto la distribuzione dei mb o degli hPa in Europa? Ne abbiamo già parlato ma ne riparleremo su MeteoLive quanto prima.

Intanto ecco per la Pasqua farsi avanti una di queste nuove configurazioni tipo con una depressione nord-europea inserita in una saccatura che si sta gradualmente distendendo nel Mediterraneo e che comporterà una grande variabilità (leggasi incertezza) nel tempo pasquale. Anticiclone delle Azzorre di spalla, disteso verso l’Islanda in posizione ormai quasi costantemente sbilanciata.

SINTESI PREVISIONALE sino a martedì 13 aprile:
Mercoledì 7 aprile: instabile con rovesci su Triveneto, Romagna, Marche, Umbria orientale, Abruzzo, nubi e qualche piovasco anche su Toscana e nord-ovest della Sardegna, parzialmente nuvoloso altrove con maggiore soleggiamento al nord-ovest, massime sempre comprese tra 15 e 21°C in pianura.

Giovedì 8 aprile: aria più fredda, umida ed instabile raggiunge il nord provocando alcuni rovesci o temporali entro sera, anche al centro un po’ di instabilità con brevi acquazzoni pomeridiani, al sud tempo più soleggiato.
Temperature in calo al nord, stazionarie altrove.
Venerdì 9 aprile: generale instabilizzazione, con piogge più frequenti al centro-sud e anche qualche temporale, magari in mare aperto e nella notte. Al nord a tratti schiarite.
Valori in lieve calo al centro-sud.

Sabato 10 aprile: instabile ovunque specie al centro-sud e sul Triveneto e l’Emilia-Romagna, sul nord-ovest maggiori schiarite. In giornata temporaneo miglioramento sulle isole.
Temperature in aumento.

Domenica 11-lunedì 12: instabile con acquazzoni pomeridiani, specie nelle zone interne e al centro-sud; più penalizzate le ore pomeridiane. Temperature stazionarie su valori piuttosto gradevoli. Sarà magari una Pasqua umida ma fredda certamente no.

Martedì 13: temporaneo miglioramento, temperature in aumento.
Autore : Alessio Grosso