Una settimana di MALTEMPO, ma sempre mite, specie al sud
Prosegue l'ondata di maltempo atlantico, in stile quasi autunnale, ma con gran neve sulle Alpi. Più freddo solo verso la fine della settimana.
Provate a pensarci: quante irruzioni di aria fredda hanno raggiunto l’Italia durante questa stagione? Non lo sapete? Ve lo diciamo noi, una sola. L’unica occasione che finora ha avuto l’inverno per poggiare i piedi sul bacino centrale del Mediterraneo è stato tra il 27 e il 28 novembre del 2013, poi più nulla.
Ora, non vi risulterà difficile comprendere il perchè di un inverno che non decolla ma che, per così dire, accanca, sotto la poderosa spinta temperata dell’oceano Atlantico. Ci troviamo dinnanzi ad una anomalia? Risposta naturalmente affermativa. Grafici alla mano, nel mese di gennaio fino ad ora l’anomalia termica, con le temperature superiori alla media, è andata quasi di pari passo con la piovosità, anch’essa superiore alla media su alcuni settori del Paese, in particolare al nord.
Come se non bastasse ora ci aspetta un’altra settimana di pioggia e ulteriori abbondanti nevicate sull’arco alpino, che, per contro, sta vivendo una stagione quasi eccezionale. Il meccanismo sarà sempre lo stesso, imperniato sulla presenza di un’onda depressionaria molto vasta, il cui lento movimento è all’origine del ripetersi dei fenomeni piovosi, sempre sugli stessi settori del continente, Italia in primis.
Volendo andare a fondo e capire il perchè, possiamo senz’altro pensare che la perdita di massa glaciale sofferta dalla calotta polare nel corso degli ultimi anni abbia affievolito i contrasti medi tra le alte e le basse latitudini. In questo modo la circolazione artica risulta più tesa e si organizza in una o due onde emisferiche, molto lente nella loro progressione, antioraria attorno al vortice polare. Proprio questa lentezza nella progressione causa la persistenza sulle medesime zone di fenomeni piovosi, nel caso ci si trovi interessati dall’onda depressionaria, oppure di lunghi periodi anticiclonici, nel caso ci si trovi sotto la cresta dell’onda.
Poche novità dunque da trattare sulla linea di tendenza a corto e medio termine: pioggia quasi tutti i giorni almeno sino a venerdì 24 gennaio. Le uniche giornate che si salveranno saranno quella di sabato 18 al centro-sud e quelle di mercoledì 22 e di venerdì 24 al nord.
Ma andiamo ora ad un maggior DETTAGLIO PREVISIONALE fino a VENERDI 24 GENNAIO 2014
SABATO 18 maltempo al settentrione, con fenomeni in accentuazione nel corso della giornata a partire da Liguria ed Emilia Romagna verso nord. Neve sulle Alpi, mediamente intorno a 1000 metri, ma anche sino a 400-500 sul basso Piemonte. Altrove nubi sparse ma pochi fenomeni, addirittura asciutto con schiarite al sud, dove il clima sarà particolarmente mite.
Da DOMENICA 19 a MARTEDI 21 tempo molto instabile ovunque, a tratti anche perturbato, con piogge frequenti, talora anche abbondanti, come nel caso di domenica. Ancora neve forte sull’arco alpino, a quote intorno a 1000-1200 metri. Neve anche in Appennino intorno a 1400 metri, ma con limite in calo a 1000 metri martedì. Temperature ancora al di sopra della media, pur orientate verso una incipiente, lieve diminuzione.
MERCOLEDI 22 residua instabilità al centro e al sud, in miglioramento, più sole al nord, anche se con qualche nebbia al mattino in pianura. Temperature in lieve generale calo, al nord solo nei valori minimi.
GIOVEDI 23 nuova perturbazione in arrivo con precipitazioni soprattutto al nord, al centro e sulla Sardegna. Nuove nevicate in arrivo sulle Alpi, anche a quote basse a inizio giornata. Ulteriore, lieve calo termico al centro-nord, con temperature che si avvicinano alla norma del periodo, un po’ più mite al sud.
VENERDI 24 maltempo al centro e al sud, con piogge, isolati temporali e calo delle temperature. Neve sull’Appennino a quote medio-alte. Miglioramento invece al nord, con passaggio a tempo soleggiato.
Autore : Luca Angelini