00:00 23 Febbraio 2005

Una serie di piccole depressioni colpirà ancora il centro-sud

Nord interessato solo a tratti e marginalmente, sempre a secco la regione alpina. Da domenica sera nuovo probabile calo delle temperature a partire dal settentrione ma tutto resta oltremodo incerto.

Da tempo non si registrava una tale difficoltà nel presentare una linea di tendenza accreditata di successo nel medio-lungo termine, soprattutto per quel che concerne le regioni settentrionali. Al centro-sud invece tutto riesce decisamente più facile.

Il settentrione e in particolare il versante sudalpino sono rimasti costantemente al confine per quasi tutto l’inverno tra due circolazioni opposte, una legata all’attività del Vortice Polare e indirettamente alle depressioni mediterranee generatesi dalla discesa dell’aria fredda, l’altra alla presenza dell’alta pressione, che porta stabilità.
Aggiungeteci una scarsa propensione delle correnti a disporsi da sud proprio sul nord Italia, la posizione geografica del nord-ovest, incastrato tra i monti e una mancanza di forti ciclogenesi sul mar Ligure.

L’Appennino diversamente ha beneficiato di notevoli fasi di maltempo che, sia sul Tirreno che sull’Adriatico, hanno spesso dispensato notevoli quantitativi di pioggia e neve, in qualche caso al limite dell’alluvione grave, come avvenuto in Puglia e in Sardegna.

Ora c’è sempre il Vortice Polare più vivo che mai che si è diviso in due con la Groenlandia a fare da spartiacque. Per quel che ci riguarda la colata di aria gelida che investirà l’Europa centro-orientale da domenica, potrebbe temporaneamente interessare anche il nostro Paese, specie il versante adriatico. Ancora non è dato di sapere quale sarà il suo impatto sul Mediterraneo, e siccome qualcuno ancora non ha capito, dopo ben 5 anni, che questa è una rubrica aleatoria, così come dice il titolo, preferiamo non sciogliere la prognosi questa sera, rimandando tutto agli articoli di giovedì 24 febbraio.

Segnaliamo solo il passaggio di due nuove depressioni sull’Italia, la prima per le prossime 24 ore al centro, la seconda sul centro-sud per il week-end. Avremo un temporaneo addolcimento delle temperature nelle prossime 48 ore, specie al centro-sud ma non mancheranno, come leggerete, ancora alcuni episodi nevosi in Appennino e sporadicamente anche su alcuni tratti di pianura del nord, NULLA sulle Alpi.

SINTESI PREVISIONALE sino a mercoledì 2 marzo 2005:
giovedì 24 febbraio: le condizioni peggiori si avranno sul centro Italia con tempo instabile e frequenti acquazzoni, ancora una volta nevosi a quote basse sulla Toscana e l’Umbria, a quote più alte 600-700m sul resto del centro. Anche al sud avremo tempo incerto e, specie su Campania, Basilicata, Molise occidentale e Calabria settentrionale, potranno aversi locali acquazzoni, il nord verrà raggiunto dal ramo caldo della nuova depressione e un blando minimo secondario sul Mar Ligure potrà determinare qualche sporadica caduta di neve tra Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia.

venerdì 25 febbraio: tregua generale, salvo qualche sporadico rovescio nevoso sulle pianure del nord-ovest, ma le probabilità non sono elevate, e un nuovo peggioramento in arrivo per la Sardegna a fine giornata. Temperature in lieve aumento, specie al centro-sud.

sabato 26 febbraio: coperto al centro-sud con piogge sparse, neve oltre gli 800 su nord Appennino sino ai 1200 del centro e i 1700 del meridione, al nord nuvolosità irregolare con fenomeni relegati a Liguria ed Emilia-Romagna. Temperature in ulteriore aumento.

domenica 27 febbraio: irromperà l’aria fredda sull’alto Adriatico, possibili temporali nevosi di breve durata in serata in Valpadana e sull’Emilia-Romagna, altrove tempo incerto con alcune schiarite temporanee.

lunedì 28 febbraio: migliora al nord ma clima freddo, instabile, ventoso e freddo altrove, con fenomeni più probabili lungo il versante adriatico con rovesci di neve sino al mare a partire dalla Romagna.

martedì 1 e mercoledì 2: lenta attenuazione del freddo su tutte le regioni ma ancora rovesci di neve martedì sull’Adriatico (attendibilità estremamente bassa 20%).
Autore : Alessio Grosso