Prima settimana di febbraio a tratti incerta per il nostro Paese
L’andamento delle correnti aeree nel corso della prossima settimana si manterrà ancora dai quadranti nord-occidentali, trasportando sistemi nuvolosi in rapida sequenza verso le nostre regioni. Il settore di nord-ovest potrebbe subire ancora una volta l’ombra pluviometrica imposta dalla catena alpina. Altrove maggiori occasioni per precipitazioni.
Passata l’azione della depressione “ Orione” che nel corso della giornata di lunedì avrà abbandonato anche le estreme regioni meridionali, altri impulsi di aria instabile dai quadranti nord-occidentali sembrano voler dire la loro sul tempo in Italia anche nei prossimi giorni.
L’alta pressione delle Azzorre rimarrà apparentemente di quinta sul vicino Atlantico, ma con la sua presenza influenzerà indirettamente il cammino dei fronti nuvolosi, che saranno costretti a scorrere in un letto di correnti molto veloci.
Questo deporrà male per chi aspetta accumuli nevosi importanti sui versanti sud delle Alpi. Infatti le nubi tenderanno a scaricare gran parte della loro umidità sottoforma di precipitazioni sul versanti esteri, lasciando al nord Italia solo le briciole.
E’ una situazione che si sta ripetendo ormai da molti inverni e la sua causa va ricercata nella presenza fuori luogo di figure anticicloniche sull’ovest del continente, che impediscono un’entrata diretta delle perturbazioni sul Mediterraneo, perturbazioni che garantirebbero precipitazioni abbondanti per tutti.
Il primo fronte nuvoloso, molto debole, attraverserà l’Italia nella giornata di lunedì, attivando davanti a se correnti di libeccio, che scorrendo sopra allo strato freddo in prossimità del suolo, eredità della depressione “Orione”, potrebbe determinare qualche occasionale e debole nevicata su Toscana, Lazio e Umbria a quote anche pianeggianti.
In seguito dovrebbe subentrare un aumento termico che preparerà il transito di un secondo fronte nuvoloso che già nella serata di lunedì si addosserà alle Alpi occidentali.
Martedì 4 febbraio tale fronte valicherà l’arco alpino, formando probabilmente una depressione che dal Golfo Ligure si porterà molto velocemente in direzione del medio Adriatico. In questo frangente vi potrebbe essere qualche nevicata sull’arco alpino centro-orientale al di sopra dei 500-600 metri. Fiocchi di neve non saranno esclusi nemmeno sulle zone pianeggianti dell’Emilia Romagna. Scarso o nullo l’interessamento del nord-ovest a parte locali e deboli precipitazioni.
Al centro il tempo peggiorerà in un primo tempo sulla Toscana, per poi estendersi alle restanti regioni. Si tratterà in prevalenza di precipitazioni a carattere di rovescio, con possibili nevicate sull’Appennino a quote inizialmente attorno a 800-900 metri, per poi scendere fino a 500-600 metri nella fase di entrata dell’aria fredda.
In serata e poi in nottata migliorerà sulla Toscana e peggiorerà anche al sud con qualche pioggia.
Mercoledì 5 febbraio il tempo al nord sarà nel complesso buono, per merito di venti di matrice settentrionale che determineranno anche un nuovo calo delle temperature . Migliorerà anche lungo il Tirreno e sulla Sardegna, mentre sulle regioni del medio versante Adriatico e al sud vi sarà ancora instabilità con piogge sparse e neve a quote anche collinari su Marche e Abruzzo.
Giovedì 6 febbraio annuvolamenti residui interesseranno l’estremo sud, con qualche breve precipitazione, ma in miglioramento. Altrove si prevede un tempo in prevalenza soleggiato e con temperature in graduale aumento. Solo lungo l’arco alpino vi saranno addensamenti più intensi.
Venerdì 7 febbraio una nuova, ma più debole perturbazione, si addosserà nuovamente all’arco alpino occidentale, determinando un aumento delle nubi al nord, ma scarse precipitazioni. Sempre bello e soleggiato sul resto d’Italia. Temperature in ulteriore aumento.
Autore : Paolo Bonino