00:00 19 Febbraio 2010

Perturbazioni a raffica e sbalzi termici, ma non era marzo il mese pazzerello?

La terza decade di febbraio trascorrerà tra frequenti passaggi perturbati e diversi saliscendi delle temperature. Intorno a venerdì 26 si avrà una breve tregua ma per la fine del mese nuove insidie all'orizzonte.

L’inverno, quello vero, quello del gelo che fa battere i denti e della neve abbondante fino in pianura è ormai alle spalle. La mutata incidenza della radiazione solare e la durata del giorno stanno pian piano forzando l’assetto circolatorio a livello generale e i relativi processi atmosferici, così che ci dovremo ora abituare ad una nuova impostazione del tempo, a farci l’occhio diverso quando ci alziamo la mattina per iniziare la nostra giornata.

Ciò non significa che saluteremo il freddo e la neve fino al prossimo anno anzi; la situazione particolarmente disturbata di tutto l’impianto circolatorio potrebbe elagire ancora qualche pagina di freddo non sottovalutabile. Ciononostante la nuova stagione, meteorologicamente ormai prossima, provvederà a farsi carico di far sfogare gli ultimi ruggiti invernali permettendo parimenti l’introduzione di una alterna variabilità associata ai primi gradevoli spunti miti.

Come vedete non abbiamo neanche nominato la parola “sole” o “stabilità”; questo perchè il nostro Paese si troverà ancora fino alla fine della terza settimana del mese sotto il tiro incrociato delle perturbazioni atlantiche da una parte e dell’aria fredda che ancora staziona sul Continente europeo (per buona parte innevato) dall’altra. Naturalmente anche la gran debolezza del vortice polare e l’inversione dei venti alle alte latitudini faranno la loro parte nel rendere capriccioso quest’ultimo scorcio di febbraio.

Insomma, il filo conduttore si giocherà proprio tra l’alternarsi di questi grandi protagonisti della scena euro-mediterranea. Muniamoci quindi di ombrello, ma non scordiamo anche un abbigliamento a strati, affinchè eventuali sbalzi di temperatura, piuttosto frequenti nei prossimi giorni, non ci colgano di sorpresa. Questo probabilmente fino a venerdì 26, giorno ultimo incluso nella nostra odierna chiacchierata. Il dopo lo lasciamo senz’altro alla rubrica “Fantameteo” curata per le lunghe distanze temporali e sicuramente più “attrezzata” per scrutare non solo come andrà a finire questo pazzo febbraio, ma anche come potrebbe iniziare il primo mese della nuova stagione.

A proposito, ma non era marzo il mese pazzerello per eccellenza?

SINTESI PREVISIONALE FINO A VENERDI 26 FEBBRAIO

SABATO, 20 FEBBRAIO 2010
Rasserena al nord-ovest per venti di Foehn e sulle Isole Maggiori per venti di Maestrale. Altrove al mattino condizioni di instabilità, con nevicate residue a quote collinari sul Triveneto, in particolare sul Friuli Venezia Giulia, dove non si esclude qualche fiocco bagnato anche in pianura. Migliora nel pomeriggio. Fiocchi intermittenti lungo l’Appennino a quote comprese tra gli 800-1000 metri dei settori centro-settentrionali, fino ai 1400-1500 di quelli meridionali. Nel pomeriggio rasserena anche sul resto del sud e al centro, pur se una residua nuvolosità potrà insistere ancora lungo la dorsale appenninica. Temperature in calo ad eccezione della pianura piemontese e lombarda nelle ore centrali del giorno. Venti sostenuti e mari in cattive condizioni, soprattutto al largo e lungo le coste esposte ai venti settentrionali.

DOMENICA, 21 FEBBRAIO 2010
Aria nuovamente più umida affluisce sulle regioni tirreniche determinando l’insorgenza di nuvolaglia irregolare associata a qualche debole precipitazione, nevosa intorno agli 800-1000 metri. Altrove inizialmente soleggiato. Nel corso del pomeriggio rapido aumento della nuvolosità a partire da ovest, con qualche precipitaszione attesa in serata sulle regioni nord-occidentali, nevosa a quote collinari sul Piemonte. Temperature in lieve aumento sulle regioni adriatiche.

LUNEDI, 22 FEBBRAIO 2010
Condizioni di generale instabilità, con molta nuvolosità e qualche schiarita, più probabile in Sardegna fin dal mattino e al centro-sud nella seconda parte del giorno. Possibilità di precipitazioni sparse di moderata intensità, soprattutto in mattinata al nord, al centro e sulle regioni del basso versante tirrenico, con nevicate sulle Alpi fin verso gli 800-1200 metri e in Appennino oltre i 1500-1700. Più mite al sud.

MARTEDI, 23 FEBBRAIO 2010
Nuovo peggioramento al nord, al centro e sulla Sardegna, con rovesci diffusi e nevicate in montagna. Piuttosto mite per tese correnti meridionali, specie al centro e al sud.

MERCOLEDI, 24 FEBBRAIO 2010
I fenomeni insistono al centro, con lieve calo delle quote neve in Appennino, e nel frattempo si trasferiscono anche al sud. Si attenuano invece al nord, dove in serata si potrà aprire anche qualche schiarita, specie sui settori occidentali. Più freddo al centro-nord.

GIOVEDI, 25 FEBBRAIO 2010
Instabile al centro e al sud, con residue precipitazioni e nevicate in Appennino. Fenomeni in progressiva attenuazione e sviluppo di schiarite a partire dalla Sardegna e dalle regioni del medio-alto versante tirrenico. Tempo discretamente soleggiato al nord, ma un po’ freddo al mattino.

VENERDI, 26 FEBBRAIO 2010
Nuove nubi in arrivo al nord e sulla Toscana, con qualche precipitazione su Alpi e Liguria. Altrove asciutto, o addirittura soleggiato sul resto del centro e al sud. Temperature in nuovo generale aumento.
Autore : Luca Angelini