00:00 12 Dicembre 2000

Neve e gelo solo a piccoli passi

Le incursioni fredde sul nostro paese andranno intensificandosi ma difficilmente vedremo nevicare fino in pianura nel corso dei prossimi sette giorni.

Si, il freddo arriva, lo vediamo chiaramente dalle carte in nostro possesso, ma non si tratterà di un’ondata di gelo.

Usciremo comunque in modo rapido da questa insipida e stonata primavera dicembrina per ritrovare venti forti, rovesci e temporali sul centro-sud, bufere di neve sui passi alpini e il grande assente di questi mesi al nord-ovest: il foehn, l’unico vento in grado di ripulire l’aria avvelenata, mefitica e sovrassatura di umidità di Torino e Milano.

Ma andiamo con ordine:

L’anticiclone attualmente sulla Penisola ha le ore contate?
Assolutamente si, ma non sparirà di scena completamente, rimarrà al contrario “alla finestra” sulla Penisola Iberica, pronto ad interporsi con onde inter-cicloniche tra un fronte freddo e l’altro.

Che fine farà la nuova perturbazione in arrivo?
Scavalcherà di prepotenza le Alpi entro venerdì 15 e sabato 16 volerà sul Meridione, laddove abbiamo tracciato grossolanamente la linea di discontinuità che separa le masse d’aria.

Dietro il nostro viaggiatore, ecco l’aria fredda, non gelida in pianura, ma sulle Alpi (e in parte sull’Appennino) certamente si.

Scordatevi di fare gli eroi sui Passi Alpini. Dal Sella al Foscagno fino al Gran San Bernardo sarà bufera e chi deve recarsi oltralpe si procuri un buon paio di catene per la propria auto.

Se gli svizzeri avranno il piacere di godersi i primi fiocchi stagionali fin quasi sull’altopiano, da noi questa avverrà con maggiore gradualità.

Mercoledì e giovedì saranno due giorni interlocutori in attesa che le correnti si dispongano da nord-ovest: molte nubi al nord, qualche pioggia e primi fiocchi sulle Alpi oltre 1500 m, poi venerdì migliora celermente al nord-ovest, entra l’aria fredda, ci saranno rovesci dalle Nord-orientali alle regioni centrali, limite della neve sui 1200 m, 1400 sull’Appennino, (ma in calo) e rapida traslazione del fronte verso sud, dove finalmente pioverà come si deve, specie sul basso Tirreno.

Domenica ecco un altro impulso che si avvicinerà alle Alpi: stessa traettoria, ma questa volta lo scivolamento sull’Adriatico sembra più probabile con limite delle nevicate che su Marche e Abruzzo sarà vicino a 8-900 metri.

Il tentativo anticiclonico spagnolo di deviare la traettoria delle perturbazioni pilotate dal Generale Inverno non sembrerebbe andare a buon fine: un cambio di circolazione a lungo termine porterebbe per il 21 una perturbazione a seguire una traettoeria più occidentale, coinvolgendo anche il nord-ovest, ma le temperature ad esso associate non sembrano tali da consentire spruzzate di neve pre-natalizie sulla Pianura Padana.

Comunuque la lotta è ancora aperta e la speranza di vedere un Bianco Natale non deve svanire mai, per grandi e piccini.

A domani con la “Sfera” di MeteoLive…sempre alle 15.
Autore : Alessio Grosso