00:00 20 Febbraio 2014

Negli States gelo pazzesco in vista, in Europa solo le briciole, ma…

Occhi puntati sul peggioramento moderatamente freddo di fine mese, inizio marzo, che consegnerà un momento quasi invernale a tutta l'Italia con neve a bassa quota su Alpi ed Appennini. Nulla in confronto a quanto probabilmente accadrà di davvero eccezionale negli States e in Canada.

Disgrazie alluvionali a parte, siamo abbastanza fortunati a vivere nel Mediterraneo e possiamo aggiungere in Europa, perchè il freddo serio, quello tosto, negli Stati Uniti in inverno non tradisce quasi mai, in Europa è quasi la norma in Scandinavia e spesso nell’est, ma altrove i valori risultano per lunghi tratti più miti, specie sull’ovest del Continente ovvio.

Non fa eccezione quest’anno, nel quale chi vive sul nostro Paese (ad eccezione della popolazione alpina) stenta a credere e probabilmente nemmeno immagina cosa possano aver sperimentato gli abitanti degli Stati orientali americani e soprattutto cosa ancora li aspetta tra fine mese e la prima decade di marzo.

Per noi però c’è una sorpresina: una briciolina di freddo riuscirà ad inserirsi anche sul Continente, una sorta di parente povero del ramo più attivo del vortice polare. Così una saccatura proverà ad affondare verso sud, entrando a stretto giro dal Rodano e scavando una depressione al suolo sul settentrione, che poi andrebbe muovendosi verso il centro-sud, portandosi dietro un po’ di freddo e neve a basse quote su Alpi ed Appennini, rimandando così l’arrivo della primavera meteorologica, proprio quando tutti pensavano a chissà quale rialzo termico, visto l’inverno che abbiamo vissuto.

Invece no, la natura sa essere sadica e non è detto che questo trend instabile, tra una pausetta e l’altra, possa continuare magari per tutto il mese, tanto per compensare un po’ l’estrema mitezza sperimentata sino ad ora.

Intanto cominciamo a prendere la rinfrescatina del week-end a seguito del veloce fronte freddo in transito tra venerdì e sabato tra il nord e le regioni adriatiche. Seguirà una fase interlocutoria tra lunedì e martedì, seguita da un nuovo probabile, anche se breve break piovoso a metà settimana, peraltro caratterizzato anche da episodi nevosi in quota su Alpi e marginalmente Appennini e seguiti da condizioni di variabilità. Infine dovrebbe arrivare la botta di maltempo annunciata a partire dalla serata di venerdì 28.

Insomma, come vedete, la situazione resta perlomeno dinamica, ma teniamo d’occhio cosa capiterà negli States perchè davvero avremo di che sorprenderci.

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 27 FEBBRAIO:
venerdì 21:
i rovesci al sud e poi dal pomeriggio al nord, dapprima ad ovest, poi anche ad est con neve a 900-1100m e temperature in calo. GIornata più tranquilla invece al centro.

sabato 22: entra un po’ d’aria freddina da nord-ovest, ci sarà instabilità su Triveneto, Romagna, medio Adriatico e qualche rovescio nevoso sin verso i 700-900m, variabilità altrove, un po’ di vento e valori termici in calo, tranne al nord-ovest causa lieve effetto foehn.

domenica 23: un po’ di inverno al risveglio con temperature prossime allo zero anche in pianura tra nord e centro, instabile con rovesci al sud, specie sul basso Adriatico con limite neve a 700m in Appennino. Pomeriggio ancora freddino al centro-sud, più mite al nord.

lunedì 24: prevalenza di sole salvo residui addensamenti al sud, nubi in arrivo al nord e sul Tirreno entro sera, freddino al risveglio e in genere nelle Alpi.

martedì 25: nuvolaglia a spasso per il Tirreno e al nord-ovest, pochi fenomeni, un po’ di sole. Soleggiato su nord-est e regioni adriatiche. 

mercoledì 26: moderato peggioramento con tempo instabile e qualche rovescio, nevoso al nord oltre i 900-1200m sulle Alpi, al centro oltre i 1200-1300m in Appennino, freddino al nord, freschino altrove.

giovedì 27: temporaneo miglioramento.

 

Autore : Alessio Grosso