00:00 14 Marzo 2001

Le perturbazioni virano pericolosamente verso nord: il sud sarà abbandonato dalla pioggia?

Proprio nel periodo in cui per il nostro meridione contano di più le precipitazioni per riempire gli invasi in vista dell'immancabile siccità estiva, le perturbazioni gli voltano la faccia e la configurazione barica sembra ormai quella del mese di maggio.

Accidenti! Questo è il primo commento che possiamo fare osservando lo scenario prospettato dalle carte per i prossimi 10 giorni.
Non ci sono affondi lungo i meridiani, scorrerà solo un flusso zonale parallelo, anche piuttosto modesto. L’Atlantico è sempre prolifico di perturbazioni ma rischia sempre di più di piovere sul bagnato.
Se guardiamo i modelli internazionali le prospettive sembrano queste: nessuna oscillazione verso sud dei fronti perturbati, anzi tendenza sempre più spiccata a viaggiare a latitudini elevate.

Il passaggio di ieri della perturbazione Rondinella è stato emblematico. Un debole uncino si protendeva verso sud come quando un gruppo di temporali in piena estate si sviluppa in prossimità delle prealpi e si spera possa alleviare la calura delle città allungando la propria “coda” fin sull’alta pianura, e il cittadino si affaccia speranzoso al balcone, e dice alla moglie: “Pina, arriva!!! Apri le finestre, stanotte si dorme”, ma poi il nero scompare e il vento si placa e resta la calura.

Lo stesso spettacolo sembrava di vederlo con “rondinella”, che procedeva sdrucita verso il sud, un sud che raccoglieva ormai solo le briciole di un fronte che aveva ormai ben poco da dire.
Poco ha potuto il riscaldamento solare nell’esaltare l’instabilità. Davvero un brutto spettacolo!

Questi anticicloni sub-tropicali in azione congiunta al redivivo “principe” delle Azzorre non sono molto potenti ma efficaci quanto basta per tener lontane le insidie che provengono da nord-ovest. Tutte le speranze di pioggia però sono riposte proprio da questo settore perchè da nord o da est quest’anno non arriva quasi niente. Niente che possa instabilizzare l’aria, formare una bella depressione mediterranea.

E così l’estremo sud passa dallo Scirocco al Libeccio e dal Libeccio al Maestrale e MeteoLive comincia ad alzare la voce. Attenzione al nostro sud: lo diciamo alle autorità competenti e soprattutto alle amministrazioni locali. Non riduciamoci con il solito pietoso spettacolo delle autobotti.

Se al sud la situazione non vede per ora molte vie di scampo, salvo qualche pioggia “benedetta” per domenica su Puglia, Basilicata, Campania meridionale e nord della Calabria, al nord e al centro, dopo il passaggio frontale previsto per sabato, si attende di sapere se la perturbazione in arrivo da ovest nella serata domenicale, lambirà solamente l’arco alpino o sconfiggerà il rialzo barico previsto proprio tra domenica sera e lunedì alle bassi latitudini mediterranee.
Da martedì 20 marzo infatti l’Atlantico sembra indebolirsi: fronti e depressioni sembrano aver smarrito l’energia autunnale ed invernale e i corpi nuvolosi appaiono più sfrangiati. Si tratta solo di una pausa temporanea per ricaricare le batterie o si comincia a pagare lo sforzo profuso in tutti questi mesi?

Gatta ci cova e il nord-ovest non abbassi la guardia anche se le configurazioni stanno riproponendo dopo mesi di assenza, un accenno favonico. Quel favonio che invece è stato il protagonista assoluto del clima abruzzese degli ultimi tempi: ecco un’altra regione che ha raccolto ben pochi mm di pioggia da questo strano inverno.
Autore : Alessio Grosso